Prima di raccontare brevemente la storia del libro di cui vorrei parlare oggi, un pensiero mi ha sfiorato e lo metto per inscritto non solo per condividerlo ma per ricordarlo in futuro. E’ un pensiero legato all’arte in generale anche se in questo caso riguarda la scrittura e la lettura dei libri.
“E’ fantastico che ci siano cose che, anche a distanza di tempo, si ricordino e permettano di vivere le stesse emozioni provate in passato”
Già, perché libri, quadri, musiche e tutto quello che il genio della mente umana crea va conservato e tramandato, va preservato dall’erosione del tempo e mantenuto intatto così come lo si è acquisito.
Bene, scusate questa piccola digressione, ritorno subitissimo all’argomento di cui vorrei parlare: Il grande balzo di Claudio Merini.
A tratti comico, per altri versi tragico, il protagonista comincia il suo vagabondaggio. Incontra e si scontra lungo il suo cammino con diverse realtà apparentemente lontane da lui, ma che in realtà (scusate il gioco di parole) sono molto vicine.
Presenza fissa per tutta la storia – anche se ad un certo punto se ne perdono le tracce – è il suo compagno di viaggio, un cane.
Sembra sia il cane a guidare e a scegliere la direzione da seguire perché il protagonista non ha i sensi molto sviluppati, a volte percorrono una strada dritta perché il cane ha sentito un odore, a volte girano in tondo in attesa di decidere…
Il grande balzo è quello che si vorrebbe fare arrivati ad un certo punto della vita, sfidare noi stessi!
E’ un libro che si legge tutto d’un fiato perché lo stile dell’autore lo permette e accompagna il lettore lungo una storia quasi infinita anche se dopo un po’ si arriva ad una conclusione, conclusione davvero apprezzata.
Il prima possibile, e per completezza dell’articolo, verrà inserito l’incipit del libro.
Dati del libro:
Titolo: Il grande balzo
Autore: Claudio Merini
Casa Editrice: Lupetti
Pagine: 143
Anno di pubblicazione (prima edizione): 2007
Scritto da Mac La Mente