Il tessitore di incubi, di Francesco Altan, Minerva Edizioni.
La trama. Chi è un serial killer, come agisce, dove agisce, come sceglie le sue vittime? E soprattutto perché? Un brivido percorre il libro, fra ombre che si materializzano nella notte, figure fantasmatiche e sfuggenti che appaiono dalla nebbia, scivolano fra la gente, invisibili. Esseri solitari e inquietanti, che considerano gli altri solo come prede e vittime da sacrificare. Eppure sono persone come noi, che vivono in mezzo a noi; e noi non le conosciamo. Ma c’è qualcuno sulle loro tracce, che li fiuta, li insegue, ne studia le mosse, cerca di giungere alle motivazioni profonde che hanno scatenato gli atti criminosi: una squadra di donne e uomini che non si fa intimidire e che alla fine li snida, li porta allo scoperto, annientandoli. Con questo libro l’autore ci farà scoprire diverse tipologie di serial killer esistenti al mondo e a familiarizzare con le tecniche investigative più sofisticate, ma anche quelle più umane ed empatiche messe in atto dagli inquirenti per catturare questi criminali. Dalla prima all’ultima pagina, il libro si snoda in una tessitura senza respiro e ad alto tasso adrenalinico, in un gioco sempre in bilico fra azione e introspezione per giungere quindi alla fine dell’incubo.
Giudizio. Il libro parte con ritmi a tratti incerti ma dopo una breve fase iniziale in cui fatica a rompere il ghiaccio, si dimostra di eccellente nello sviluppo, in grado di catturare abilmente l’attenzione del lettore. Di fatto, con l’incedere delle pagine, via via che le spiegazioni tecniche si fondono con gli avvenimenti, la trama diventa avvolgente e non concede tregua, trascinando freneticamente l’occhio curioso del lettore verso il finale. L’opera è di fatto una piacevole sorpresa del panorama dei gialli, che nulla ha da invidiare ai migliori specialisti del genere. Assolutamente sorprendente e consigliato per gli amanti del genere.
MaLo