di Giovanni Agnoloni
Libri in TV. Catia Napoleone è la conduttrice della rubrica “Leggiamo Insieme” di RosaTV, canale abruzzese (disponibile in streaming e sul n° 286 del digitale terrestre) che si sta segnalando per una serie di trasmissioni con scrittori di livello nazionale e la partecipazione di case editrici anche piccole, ma di grande qualità.
Catia Napoleone
- “Leggiamo Insieme”, la vostra rubrica televisiva dedicata ai libri, sta avendo un grande successo. Puoi parlarci di come è organizzato il vostro spazio, e del tipo di lavoro preparatorio dietro ogni trasmissione?
Intanto sottolineo che LEGGO i libri degli autori che poi scelgo di presentare. Del resto, credo che un autentico invito alla lettura (“Leggiamo insieme”) non possa prescindere dalla lettura del testo, come spesso capita nelle tantissime trasmissioni considerate culturali. La maggiore informazione offerta anche dalla TV digitale (ricordo che siamo sul 286 del canale abruzzese e sul sitowww.rosatvlive.it) ha cambiato ovviamente l’identità del telespettatore, che si fa sempre più esperto.
- Di che cosa sono il frutto i sorprendenti risultati di un programma di un’emittente regionale, rispetto a programmi analoghi del circuito nazionale? Forse dello spazio dato all’editoria cosiddetta “minore”, che sovente si concentra su opere di speciale qualità?
Ho avuto la fortuna di iniziare a fare TV con una emittente regionale (RosaTv è figlia di Antenna 10) che da sempre ha privilegiato la qualità rispetto alla quantità. Scegliere la qualità è una grande responsabilità, e a volte può significare uscire dalle logiche del marketing nudo e crudo. È stato facile inserirmi in questo contesto, soprattutto grazie all’esperienza di chi fa TV da decenni, e credo che nello specifico Gioia Salvatore (un nome che in Abruzzo di presenta da sé) sia stata molto brava nel darmi la giusta autonomia. Nell’editoria “minore” a volte si scoprono grandi talenti, e soprattutto straordinarie identità che emergono proprio grazie al fatto che sono al riparo dalle tante omologazioni “editoriali di massa”. Purtroppo spesso accade di leggere libri di autori più noti e di avere la sensazione di stili sempre più omologati.
- Quanto incide (positivamente) sul tuo lavoro giornalistico la tua esperienza di scrittrice? Puoi parlarci anche di questa tua attività?
Scrivere e leggere sono uniti dal sacro vincolo del matrimonio. Il mio primo romanzo, Per un atomo d’amore, mi ha regalato gioie inaspettate, e ora sto lavorando al secondo romanzo, I profumi del cedro. Leggere aiuta a essere critici nei confronti del proprio modo di scrivere, e ogni volta che presento un libro mi sento debitrice nei confronti dell’autore che, a sua insaputa, mi ha regalato qualcosa.
- Puoi anticiparci qualcosa sui prossimi ospiti previsti?
Sono davvero tanti gli autori che presenterò ancora, e molti saranno nazionali, vista anche la capacità del web di far conoscere la nostra trasmissione. Recentemente è stato mio ospiteFederico Moccia, e presto la puntata sarà inserita sul nostro sito www.rosatvlive.it.
- Sogni nel cassetto?
Sogni nel cassetto? Beh, I Profumi del cedro parla proprio di quelli, e inizia così: ”Questo romanzo è per te che non vuoi più fuggire. Sii tu la preda dei tuoi sogni”.
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