Da quando è nato, Jules Guérec – quarant’anni, celibe, proprietario di due pescherecci – è sempre vissuto nella casa adiacente all’emporio che la sua famiglia gestisce da generazioni, in quello stesso odore “di catrame, cordami, caffè, cannella e acquavite”, insieme alle sue sorelle, che lo accudiscono con una sollecitudine affettuosa, occhiuta e possessiva. A loro Guérec deve rendere conto di come spende ogni centesimo, e persino quando gli capita di andare a Quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa strada che le tre signorine arrivate da Parigi percorrono in su e in giù con il loro passo strascicato, gettando agli uomini sguardi provocanti, è angosciato all’idea di come giustificare quei cinquanta franchi mancanti. Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che lui, a trent’anni, ha messa incinta una ragazzetta, è stata Céline che delle due è la più penetrante e la più spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo – a prendere in mano la situazione. Una notte, però, accade qualcosa – un evento insieme tragico e grottesco – che forse spingerà Guérec a tentare di sottrarsi all’affetto avvolgente e dispotico delle sorelle. Ma ne sarà capace? (fonte lafeltrinelli.it)
Genere letteratura internazionale. Adelphi, uscita 6 febbraio 2013.