Luigi Veronelli, La vita è troppo corta per bere vini cattivi, di Gian Arturo Rota e Nichi Stefi, edito da Giunti/Slow Food.
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Giudizio. Il libro trasmette la sensazione di essere dedicato (e diretto) agli intenditori della filosofia che abbraccia il gusto per il vino e in generale, per i sapori “buoni” della vita. Gli autori, metodici e certosini, regalano al lettore un ritratto esclusivo del protagonista con una prospettiva assolutamente esclusiva, grazie all’utilizzo di documenti inediti. Il risultato è un viaggio a occhi chiusi nella filosofia di vita veronelliana, senza pregiudizi di sorta, farcito di cronache capaci di delinearne un ritratto ”oggettivo”. Apprezzabile e fedele l’affresco del noto Luigi, persona egocentrica ma generosa, puntigliosa ma permissiva, istintiva ma logica. L’opera si mostra nel complesso attenta e ben curata, concreta e romantica, destinata agli amanti del genere e del soprattutto del personaggio. Libro per tutti. Certamente consigliato.
MaLo