Che titolo suggestivo. Un po’ troppo dato che metterò le foto fatte ai libri che ho acquistato ieri al solito mercatino di Libri sotto i Portici che si svolge a Castel Goffredo (MN) ogni prima domenica del mese. Mi sono data letteralmente alla pazza gioia. Eh sì, perché da quando ho l’ereader concentro la mia attenzione per il cartaceo sulla saggistica ma è difficile trovarla usata a poco prezzo. Nuova non ne parliamo, anche volendo mandare al diavolo la leggemerda Levi, i prezzi sono folli. Ho una lista desideri lunga come il Mississippi, tra libri sul Medioevo, sulla filologia e storia della lingua, sulla etnolinguistica, sui cammini storici religiosi e no…. eeeh avoglia. Vabbè, un po’ per volta.
Comunque, riassunto fotografico degli acquisti.
Il primo è un regalo per Anacleto (“Ana lo vuoi?” “No” “Perché no?” “Perché di no, non ho tempo di leggere” “Vabbè io te lo compro lo stesso”, amore di figlia che sono). Riguardo al secondo… beh io amo Edmondo Berselli, ma ne parlerò più diffusamente più avanti. Comunque quello sulla Juve 4€, “Venerati Maestri” 3€.Oh qua la faccenda si fa interessante. Tutti i libri Einaudi sono nuovi. Intendo con il cellophane. Non so bene come mai, non so da dove siano stati presi, però il venditore li vendeva tutti a 3€. Quello di Ingrao, nuovo, copertina rigida, in libreria lo paghi 18,50€. Fate un po’ voi. Forse qualcuno rimarrà un po’ stupito dal libro “Toccare il divino”, ma come ho scritto sopra mi sto appassionando all’argomento sui pellegrinaggi e sulle vie storiche (Cammino di Santiago, Via Francigena, etc) e questo è l’unico che ho trovato che si avvicina (all’incirca) all’argomento.
“Un angelo alla mia tavola” già ce l’avevo, ma è sempre utile da regalare, dato che è un libro stupendo. Il libro sula storia della lingua è un po’ pesante, diciamo pure che è ‘na palla, però io adoro i libri della Piccola Biblioteca Einaudi, vorrei averli tutti, quindi li prendo anche solo per far numero (sono molto superficiale, ammettiamolo). Talmente superficiale che “Loro due in quella” foto l’ho preso solo per la copertina. Fino a questo momento ho speso 40€.
Ma proseguiamo.
Vabbè su questo c’è poco da dire. E’ vecchiotto ma io adoro l’Irlanda e costava solo 2€.
E veniamo ai pezzi forti. “Medioevo” di Alessandro Barbero e soprattutto di Chiara Frugoni l’ha scovato Anacleto. Gli avevo dato solide istruzioni (“Se vedi un libro con la scritta MEDIOEVO avvisami!”, avrei anche voluto chiedergli di dare un’occhiata agli eventuali libri di Pastoureau ma non appena ho iniziato a fare lo spelling del nome mi ha guardato con lo sguardo del “Are you fucking kidding me?” e ho lasciato perdere). L’altro è un libricino piccino picciò, che potevo lasciarlo lì dov’era? Giammai. Già sono pentitissima di non aver comprato un libro sulle etimologie delle parole in dialetto mantovano (se la prossima volta c’è ancora sicuro che me lo prendo), quindi non mi pareva il caso.
L’acquisto dell’anno è invece questo cofanetto, questo enorme libro, pesantissimo, sulla storia del porco nelle arti e nelle lettere. Pagato 15€, nuovo in libreria costa inspiegabilmente 144€ (son matti). No non potevo lasciarmelo scappare. E’ fenomenale. A parte che la qualità dei materiali è ottima (alla faccia di tutti quelli che guardando un’edizione economica della Feltrinelli blaterano sull’odore della carta), il contenuto è sorprendente, è un libro molto vivo, anche divertente ma non sciocco. Lo consiglierei se non costasse così tanto.