Libri: presentato a Milano ‘La Casa di vetro, la comunicazione aziendale ai tempi di internet’

Creato il 02 luglio 2013 da Ecoseven @EcoEcologia

E’ stato presentato a Milano La Casa di vetro, la comunicazione aziendale ai tempi di internet. Gianni Di Giovanni, autore del volume con Stefano Lucchini, risponde ad Ecoseven.net

La casa di vetro, la comunicazione aziendale ai tempi di internet’, è un libro che dice qualcosa già dal titolo. Dice che ai tempi del web, appunto, occorre essere il più cristallini possibile, quando si fa comunicazione aziendale.

Perchè? Lo abbiamo chiesto a Gianni Di Giovanni, autore, insieme a Stefano Lucchini, del volume presentato ieri a Milano.

“Perchè solo così si riesce a dire le cose giuste – spiega Di Giovanni - nella maniera giusta, al momento giusto ed alle persone giuste. Perchè solo così si riesce a far leva sulla più importante delle cose: la credibilità. E se si fa leva sulla credibilità si ha sempre il massimo del ritorno”.

E proprio la comunizaione d'impresa nel tempo rapido e trasparente di internet e dei social network è il tema portante de La casa di vetro, pubblicato da Rizzoli Etas, il secondo libro di Gianni Di Giovanni e Stefano Lucchini, che tornano a scrivere di comunicazione aziendale.

E sono stati proprio gli autori, due protagonisti della comunicazione aziendale italiana, a fornire la chiave di lettura de “La casa di vetro”, in occasione della presentazione del volume, e lo fanno attraverso tre parole chiave: "Rottura, fiducia, reputazione".

Con il supporto di esempi riguardanti Eni, ma anche con l’ausilio di tanti casi offerti dalla cronaca in differenti ambiti, Di Giovanni e Lucchini analizzano la gestione della reputazione alla luce delle modalità con cui si formano le opinioni sul web. Grazie alla loro visione strategica, Eni ha occupato per la prima volta il gradino più alto della classifica FT Bowen Craggs Index 2013, indice che valuta l’efficacia della comunicazione online delle maggiori aziende a livello mondiale selezionate dall’Indice FT Global 500. L’analisi a tutto campo degli autori si concentra anche sui rischi della potente rivoluzione soprattutto per quanto riguarda il diffondersi dei social media, in termini di credibilità delle informazioni e delle fonti. Per non parlare del fenomeno meglio conosciuto come Second Screen. Le battaglie di ascolti non si svolgono più su un singolo schermo-totem in salotto, ma devono catturare l’attenzione dell’audiance su qualsiasi device connesso, declinandosi tra smartphone e tablet, applicazioni e interazioni.

A dire la propria opinione, oltre alla presentazione e alla prefazione di Lucia Annunziata e di Derrick De Kerckhove, diversi professionisti della comunicazione come Paolo Madron, Andrea Santagata, Sergio Luciano, Angelo Maria Perrino, Daniele Chieffi, Riccardo Luna e Maria Pia Rossignaud.

(vg)

02-07-2013

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