Ne parliamo con l’autrice Ginevra Angeli
intervista di Francesco La Rosa
Ginevra, perché ha voluto scrivere questo romanzo?
E’ stata una cosa spontanea. Scrivevo come se ricordassi ciò che sapevo da tempo, stanca della “retorica francescana”. Sollecitata ed ispirata dalle divertenti e amichevoli conversazioni in salotto con una mia amica. Ho scritto sotto forma di romanzo perché molte cose non sono supportate da documenti storici. In sintesi questo racconto narra della vita di Giovanni prima di diventare Francesco. L’ho scritto per mia figlia, a puntate come una favola.
Ma cosa le ha ispirato quest’uomo?
Ho sentito il fascino di un uomo fuori dal comune fin dalla sua nascita…
Ecco, mi parli della sua nascita…
Le biografie ufficiali descrivono la sua nascita in una stalla. Infatti nella tradizione francescana questo luogo era simile alla nascita di Gesù. Questa stranezza mi ha incuriosito molto perché è sicuro che la sua famiglia fosse facoltosa e dunque non era ammissibile per quel ceto far nascere un bambino in una stalla! Forse nel mio romanzo l’aspetto più affascinante è proprio il concepimento e l’origine della sua vita.
Cosa ha avuto di speciale?
Innanzitutto la madre, Pica, come è noto aveva origini francesi, provenzali. Pietro Bernardone la conobbe in uno dei suoi viaggi d’affari in Provenza. Pica era una donna affascinante, colta, sensibile alla musica e alle arti, e Bernardone che, raffinato non era, accettò di sposarla su invito del padre. Ci fu un compromesso…
Come incominciò la vita di Giovanni?
Pochi mesi dopo Pica e Bernardone arrivarono in Assisi dove nasce il bambino che avrebbe rivoluzionato il mondo. Il bambino fu battezzato a San Rufino di Assisi (di questo esistono documenti ufficiali).
Ma se è stato battezzato Giovanni come mai è diventato Francesco?
Alla fine del libro c’è lo scontro violento con il padre che lo picchiava perché Giovanni aveva preso l’abitudine di distribuire le ricchezze ai poveri. In uno scatto d’ira Bernardone disconosce Giovanni come proprio figlio, e lo insulta chiamandolo “con de France”. Praticamente annullando il segreto fra lui e Pica, segreto che voleva la donna fosse già incinta. A questo punto Giovanni, lacero e nudo, quasi con liberazione accetta la terribile rivelazione e da quel momento nasce l’etimologia del nome Francesco.
Ma nel libro lei racconta anche un’altra storia, quasi inverosimile che riguarda i fratelli di Giovanni…
Sì, vero. Infatti verosimile e molto curiosa è la storia narrata che coinvolge Costanza d’Altavilla e suo figlio Federico II.
Costanza sposa di Enrico VI figlio del Barbarossa?
Si esatto.
Beh la cosa si fa molto interessante…
E’ storico, che Costanza di Altavilla si fermò alla Rocca di Assisi durante il suo viaggio che l’avrebbe portata a Palermo dal marito. E’ altrettanto noto che Costanza nonostante i suoi circa 40 anni fosse incinta di colui che sarebbe diventato erede al trono del regno di Sicilia
In che modo la vita di Francesco abbraccia quella di Costanza di Altavilla?
Casualmente in Assisi si sono incontrate due donne incinte, Costanza e Pica, si narra che Pica fosse molto presente come dama di compagnia ed apprezzata per la sua cultura ed il suo raffinato linguaggio francese…
E quindi?
Il figlio di Costanza purtroppo morì per le gravi malformità di cui era portatore, mentre il figlio di Pica, nato poco dopo, era un bellissimo bambino, e si presentava abbastanza raffinato per essere figlio di re.
Vuole dire che avvenne uno scambio di bambini?
Nel Medio Evo si usava “il ratto con violenza” per adozioni forzate, e Bernardone, con grande dolore, accettò che Costanza si impossessasse del neonato.
Quindi Francesco ed il figlio di Costanza erano fratelli?
In effetti questa ipotesi può essere vicina alla realtà storica, possiamo pensare che Francesco è fratello di colui che figlio di Costanza di Altavilla ed Enrico VI e che un giorno sarebbe diventato imperatore e chiamato “lo stupor mundi” è Federico II erede del Barbarossa. E qui nasce una storia stupenda di due fratelli che sono stati, ciascuno con compiti diversi, grandiosi protagonista della storia dell’Umanità.
Sarebbe disponibile ad approfondire questa storia in una prossima intervista?
Va bene con piacere, penso proprio che il racconto possa essere molto stimolante, ma non dobbiamo dimenticare che si tratta di un romanzo non ho le pretesa di raccontare verità storiche.
Ultima domanda…Questo romanzo è stato stampato anni fa, esistono ancora copie in commercio?
Purtroppo le copie sono state esaurite in pochissimo tempo, ma non posso escludere una ristampa.
Per chi fosse interessato: Ugo Bozzi Editore – Roma tel. 06 84 15 702