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Libri, spettacoli e film: la vita va in scena

Creato il 27 settembre 2013 da Diletti Riletti @DilettieRiletti

La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare

Questa celebre frase di Arthur Schopenhauer, non tanto quanto quella sul pendolo ma senza dubbio più piacevole da citare, lascia aperta una terza via. Se, non me ne voglia il filosofo, volessimo integrare il brocardo originale infatti potremmo aggiungere che quelle pagine che compongono la nostra esistenza si possono anche mettere in scena, creando così uno sdoppiamento: la rappresentazione della vita. Cosa sono se non questo letteratura, teatro, cinema, pittura, etc etc? In questo modo è possibile ricondurre ad un’unica categoria arti tanto diverse tra loro. Quelle stesse arti che, combinandosi, possono dar luogo a magie o abomini. La finzione della vita ad esempio, quale è spesse volte un romanzo, può essere traslata in altro e divenire film, spettacolo teatrale, musical.

paradisodegliorchi

Chi non conosce Daniel Pennac e la famiglia Malaussène da lui resa reale sulla carta? Ora oltre che immaginarla potremo anche vederla; il 17 ottobre infatti (il 14 novembre in Italia) uscirà nelle sale un film ispirato al primo libro della fortunatissima saga: Il paradiso degli orchi. Chi non aspetterà con ansia di vedere quanto sarà simile il caro capro espiatorio a ciò che avevamo immaginato? Il rischio di sentire i fan  ululare all’angolo delle strade “era meglio il libro” è altissimo. Io da lettrice-tipo ho già da ridire sul protagonista che, stranamente, non è identico a come me lo ero figurato.

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Se avete amato Tony Pagoda, protagonista di “Hanno tutti ragione”, figlio della mano di Paolo Sorrentino (in questi giorni di strilloni da Oscar pare impossibile non nominarlo, scusate) potreste incontrarlo. Il cantane napoletano che si ama e si detesta durante la lettura è infatti a teatro, e chi ne veste i panni è una donna, una straordinaria attrice: Iaia Forte. Messi in scena sono i primi due capitoli del libro e, l’attrice, ha dichiarato di aver deciso di interpretarli colpita dalla forza del personaggio e dalla straordinaria espressività linguistica del libro stesso. Come darle torto? Il mix perfetto tra dialetto e italiano, comune nel capoluogo campano in una forma peculiare che Sorrentino ha reso perfettamente, e l’atteggiamento da perdente presuntuoso del protagonista, fanno del romanzo e del suo fulcro un unicum incredibile.

siddharta

Avreste mai immaginato che il lavoro più famoso di Hermann Hesse, il Siddharta, potesse diventare un musical? A Roma e Milano la rappresentazione in musica, per mano della cantautrice e regista Isa Beau,  è stata un successo ed è già pronto il seguito di gloria. In dicembre è infatti previsto lo sbarco del Principe e del suo cammino interiore verso la saggezza a Catania, e c’è da giurare che la via dell’illuminazione anche stavolta rischiarerà il tutto esaurito.


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