Il romanzo, che a tratti può sembrare un thriller, ambientato nel Sudafrica post-apartheid, gioca ogni suo elemento nei contrasti, a partire da quello del colore della pelle dei protagonisti, passando tra quello degli ambienti e fino a quello tra legalità e illegalità, tra verità e menzogna. Una menzogna che accompagna, come appunto nel titolo, ogni personaggio, che non è mai veramente quello che dichiara o sembra essere. E' anche un viaggio nel Sudafrica moderno, tra affari e corruzione, tra segreti e dissapori antichi. Ma forse, la giusta chiave di lettura è proprio in un'apparente realtà , che non è mai così come si pensa, probabilmente come il Sudafrica di oggi, che vive ancora nella sua pienezza le contraddizioni e i limiti di una storia che non vuole, e forse non può, essere dimenticata.
E' interessante notare alcune scelte, forse non felicissime, sulla traduzione in italiano. Dal nome della protagonista femminile Baby, che diviene Bimba in italiano e soprattutto del protagonista il cui nomignolo Nappy, viene tradotto in un improbabile Pannolino!
Damon Galgut, sudafricano bianco di Pretoria, è nato nel 1963 ed appartiene alla generazione di scrittori emersa dopo la fine dell'apartheid (il suo esordio letterario è negli anni '80, ma il suo successo è datato 1991). Il suo libro più noto è sicuramente Il buon dottore, pubblicato nel 2003 e scritto quasi interamente a Goa in India. Scrive anche per il teatro.
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