Cari Scrittevoli, eccoci al primo di una serie di post riguardanti le argomentazioni poste a Librinnovando 2011 (al punto di creare una categoria apposita).
La redazione ha partecipato alle discussioni di:
- Contenuti & Contenitori: l’evoluzione dell’eBook e i nuovi contenuti editoriali;
- Editoria digitale & eBook: la parola ai Books Blogger.
Avremmo voluto partecipare anche a “Diritti per gli eBook”, ma era al mattino e abbiamo avuto problemi logistici, per cui le nostre impressioni riguarderanno prettamente le discussioni che abbiamo seguito.
Prima di iniziare vorrei porre un attimo l’attenzione su un fun fact: tutti armati di iPad e iPhone, twittando come se non ci fosse un domani (sul nostro account @scrittevolmente trovate tutta la cronaca in diretta di #librinnovando) e, citando Hush, c’erano più “Mele” di una coltivazione in Val Venosta.
Contenuti & Contenitori: l’evoluzione dell’eBook e i nuovi contenuti editoriali
La diffusione dei tablet offre la possibilità di una diversa e nuova fruizione dei contenuti editoriali. Interattività, multimedialità, ipertestualità e condivisione costituiscono una definizione di “oggetto editoriale” molto diversa da quello che è il tradizionale libro cartaceo. Web app, enhanced ebooks e app stanno cambiando radicalmente il tradizionale flusso di progettazione e produzione editoriale. Ma la rivoluzione dei contenuti digitali ridisegna la figura professionale dell’editor e segna l’ingresso di nuove professionalità nel panorama editoriale.
Ma in cosa consiste questa rivoluzione? Quali sono le reali opportunità? Il contenuto è davvero il protagonista di tutto questo?
Reazioni: Durante la presentazione sono emersi molti punti chiave da tenere in considerazione per il prossimo futuro.
- Attenzione al commercio digitale dei nuovi contenitori da parte degli editori;
- Possibilità di correggere real time i bug;
- Possibilità per l’editore di interfacciarsi real time con il lettore;
- Parola chiave: semplicità;
- La multimedialità potrebbe essere il passo corretto negli sviluppi app e web app;
- I device principali diverranno i tablet.
Ci è stata data una dimostrazione della nuova app di Pinocchio (Elastico App) e di come quello che prima era un semplice testo può diventare un’avventura interattiva.
L’editor deve mettersi a confronto con un sistema diverso da quello tradizionale. Oltre al testo di sua competenza, deve avere a che fare con i suoni e le immagini, confrontandosi così con nuove figure professionali (un esempio su tutti è il programmatore, colui che sviluppa l’app).
L’interattività diventa così indispensabile in un libro digitale in app.
Sui punti negativi della questione discuteremo in un prossimo post (non mi piace essere disfattista, sia chiaro xD).
Il successivo intervento si è mosso sulle 3 declinazioni della didattica digitale.
L’ebook per l’apprendimento:
- PEDAGOGIA
- TECNOLOGIA
In questo caso, oltre al supporto (device) il problema è il modo in cui il contenuto viene creato, tenendo conto di:
- La materia: ognuna ha la sua flessibilità;
- A chi ci rivolgiamo: stabilire il target e studiare un ambiente di apprendimento in base al fruitore finale.
Un altro intervento ha posto l’attenzione sul fatto che noi tutti al momento siamo pionieri nell’editoria digitale.
Nonostante ci sia ancora un forte timore nei confronti dell’eBook, il comparto digitale è cresciuto del 166%, mentre il cartaceo ha subito una battuta d’arresto.
Editoria digitale & eBook: la parola ai Books Blogger
La sessione nasce con l’idea di analizzare i temi del futuro dell’editoria digitale e degli ebooks dalla particolare prospettiva di chi, come i Books Blogger, è a diretto contatto con gli umori dei lettori e degli appassionati (e di conseguenza può carpire segreti e malcontenti di chi legge digitale oggi – problemi che molte volte sfuggono agli editori, autori e pubblicitari).
I Blogger vivono il cambiamento dell’editoria in prima persona e in questa sessione hanno riportato caso pratici, idee e riflessioni sul mondo ebooks ed editoria digitale.
Reazioni: si è partiti subito alla grande con Tito Faraci, che ha centrato il punto della situazione sui fumetti digitali (per i quali attualmente il più grande problema sono i costi). I lettori di fumetti devono adattarsi ai nuovi tipi di lettura. Non deve più essere un semplice voltare pagina, ma la progettazione del fumetto digitale non deve più essere un semplice travaso del fumetto cartaceo; deve contenere innovazioni che lo rendano un prodotto differente.
Effe di Finzioni Magazine ci ha parlato di come gli editori siano una ricchezza che non deve essere abbandonata nel digitale, ma bisogna rivoluzionare il metodo di lavoro.
Le nuove competenze arrivano dal basso, non più dai professionisti del settore.
Effe ha anche teorizzato che il lettore, in futuro, potrà accedere a una fonte di sapere virtualmente infinita a costi contenuti e in qualunque momento (perché è palese che gli eBook costino meno del cartaceo).
Un punto interessante: bisogna promuovere la lettura, non il libro.
Marta Manfioletti ha parlato di che cosa vogliono i lettori digitali, di come nella filiera editoriale il lettore dovrebbe essere la parte più importante e di come in realtà venga abbandonato a sé stesso.
Marta, dati alla mano, ha dimostrato anche come si muovono i lettori digitali.
Su questo argomento faremo in seguito un post di approfondimento.
Marco Dominici ha posto l’interesante ed eterno quesito: come avvicinare il lettore forte, quello che “mangia” solo cartaceo, all’editoria digitale.
Anche su questo argomento faremo un post di approfondimento.
Silvia Surano ha parlato della realtà del booksblog, di come può essere utile nella diffusione dei libri digitali e di come gli eBook facilitano il loro lavoro.
Un problema che è stato posto è stato appunto la ancora scarseggiante chiarezza nei formati degli eBook, sottolineando che l’ebook non sostituirà mai il cartaceo e che il libro digitale deve sostituire quei settori dove il cartaceo non potrà mai arrivare.
Noemi Cuffia ha parlato di scrittori ed editoria digitale: come legge chi scrive?
Ne è emerso che la maggior parte degli autori disprezza gli eBook (post di approfondimento prossimamente) e presentano le stesse identiche resistenze o aperture di tutti gli altri lettori.
Arturo Robertazzi si è cimentato nella Twitter Editoria, ovvero portando ad esempio come gli editori utilizzino Twitter per interagire con la comunità, chi più come Einaudi e chi meno come Mondadori, apparendo come una televisione.
Marta Traverso ha posto l’attenzione sul ruolo dei social network letterari per gli editori e di come sia fondamentale per loro essere presenti per capire gli umori dei lettori e controllare i feedback.
Questo è stata la nostra parte di #Librinnovando in pillole. Nella prossima settimana seguiranno post di approfondimento sui temi trattati e non.