Magazine Bambini

LibrInnovando: la scuola che vorrei

Da Martatraverso

#LibrInnovando: la scuola che vorrei


Quando penso al binomio scuola-ebook non mi vengono subito alla mente le questioni filosofiche sul rapporto carta/digitale, quanto piuttosto tre argomentazioni di ordine pratico:
1) la colonna vertebrale, messa a repentaglio fin dalla prima elementare con l'obbligo di portare zaini pesanti, perché ogni materia del giorno richiede uno o più libri & uno o più quaderni;
2) il prezzo troppo alto dei libri di testo e le eccessivamente frequenti ristampe: ho memoria di famiglie i cui figli avevano uno, due, tre anni di differenza, e pur andando nella stessa scuola e nella stessa sezione non hanno potuto usare gli stessi libri. A prescindere dalla crisi economica in atto, i libri scolastici sono un peso troppo grande per le tasche delle famiglie.
3) la scuola si trova spesso a fronteggiare una situazione di scarsa disponibilità economica, che rende difficile realizzare qualsiasi cosa che vada oltre la lezione in cattedra con il libro di testo già in uso dagli studenti. Non parlo solo di visite guidate e gite scolastiche, ma anche dell'utilizzo di materiale audiovisivo (film, documentari e così via) e di computer per mostrare agli alunni come si fa una ricerca, come si può approfondire su Internet ciò che si è letto sul libro di testo, e così via.
L'esempio del liceo Lussana di Bergamo, illustrato da Dianora Bardi, è molto interessante: abolizione della carta a vantaggio di tablet ed eReader, per ottimizzare i costi, il peso e favorire un apprendimento multicanale, dove (come spiegato da Bardi) gli allievi stessi arrivano a crearsi un proprio libro di testo personalizzato, attraverso il mash up di numerose fonti di informazione. In questo modo non solo si apprendono delle nozioni, ma si acquisisce un vero metodo di studio, di ragionamento, di ricerca.
Quelli che seguono sono i tre punti fondamentali che dovrebbero caratterizzare oggi la scuola, almeno così come la immagino io:
- uso di eReader e tablet fin dalla prima elementare al posto dei libri di testo: le famiglie possono acquistarli (il prezzo non è poi tanto superiore alla fornitura di un anno di testi scolastici) o averli in comodato d'uso; in questo modo la scuola mantiene quell'alfabetizzazione digitale che ormai buona parte dei bambini ha acquisito naturalmente a casa;
- uso alternato di tablet e quaderni per la scrittura, in modo da non disabituarsi alla scrittura a mano e al tempo stesso tenersi allenati nella dattilografia;
- istituzione di almeno un'ora di lettura alla settimana (obbligatoria, non pro forma come spesso avviene oggi), da attuarsi in questo caso con libri di carta, in modo che i bambini imparino da subito a far convivere carta e digitale nella loro vita.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :