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Libro cartaceo + ebook? Si può, e si chiama bundling

Creato il 01 settembre 2013 da Mediadigger @mediadigger

Qualche giorno fa è comparso su Publishing Perspective un interessante articolo sul bundling, cioè la vendita parallela di uno stesso titolo in cartaceo e digitale, dove l’acquisto di una copia in libreria consente anche di scaricare quella digitale.

Una strategia di business molto interessante, tanto che l’amico ed esperto del settore (nonché “collega” blogger) Gabriele Alese ha pensato di parlarne in ben due articoli (uno in luglio e uno pochi giorni fa): nel primo analizzava il modo in cui due editori italiani (finora gli unici: E/O e Utet, del quale parla anche Finzioni qui) hanno applicato questo modello, nel secondo si sofferma su due fattori molto importanti della questione: la percezione del valore della copia cartacea e la migliore modalità (cioè la più semplice ed efficace) per permettere all’utente di andarsi a scaricare la copia dell’ebook dopo aver acquistato il titolo in cartaceo.

Visto che Gabriele è come sempre molto preciso, competente ed esaustivo, in questo mio breve post vorrei soffermarmi su due altri aspetti di una pratica che trovo anch’io particolarmente interessante e meritevole di attenzione.

Il succitato articolo di Publishing Perspectives individua alcuni elementi rilevanti della questione, che sintetizzo schematicamente (rimandando ovviamente alla lettura integrale dell’articolo):

- il bundling permette all’editore di scoprire chi legge i suoi libri attraverso i dati provenienti dal download ed è un ottimo modo per costruire una relazione con il lettore e fidelizzarlo.

- I librai finora coinvolti nell’operazione si sono dimostrati molto favorevoli, perché possono vendere ebook senza forzare i lettori a una scelta tra digitale e cartaceo.

A quanto pare, si tratterebbe di un qualcosa capace di coniugare gli interessi di tutti gli elementi della filiera, non ultimi i lettori stessi, cosa già di per sé notevole. Ma gli esempi concreti menzionati nell’articolo costituiscono materiale da analizzare per cercare nuove linee di sviluppo e perfezionamento di una pratica che può rivelarsi molto utile sia dal punto di vista del marketing editoriale, sia da quello, ancora più importante, della promozione della lettura: come per esempio dare al lettore l’opportunità di scegliere una collezione di ebook di uno stesso autore, o di titoli simili proposti dalla backlist, facendogli quindi scoprire libri che altrimenti non avrebbe nemmeno mai trovato.

“Per ora  - conclude l’articolo – il bundling cartaceo + digitale contiene in sé la potenzialità di offrire un valore aggiunto. Questo perché la lettura è diventata un’esperienza ibrida.(…) Quanto più il campo del design dell’ebook continuerà a svilupparsi, tanto più possiamo sperare di vedere comparire nel mercato app e ebook più belli, intuitivi, e user friendly,”

Siamo infatti, è bene ricordarlo, ancora in una fase 1.0 (rispetto alle sue reali potenzialità) della lettura digitale, ancora l’ebook è molto vincolato al design e alla struttura del suo omologo cartaceo; gli editori si muovono per tentativi, a volte riusciti altre meno. Questa del bundling mi sembra un approccio molto intrigante, da seguire con attenzione e su cui gli editori (e i loro uffici marketing) dovrebbero riflettere bene.

Per quanto mi riguarda, il “doppio passo” del libro cartaceo e digitale, la valorizzazione della backlist e l’esperienza di lettura “ibrida” (che io a Librinnovando 2011 avevo definito “meticciato“) sono tutti temi che mi stanno a cuore non da oggi e in cuor mio ero sicuro avrebbero condotto a nuove strade e nuove pratiche dove in primo piano ci fossero anche la lettura e i lettori. Forse ci stiamo muovendo (anche) verso questa direzione.


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