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“Libro sospeso”: catena di generosità fra i lettori

Creato il 04 aprile 2014 da Temperamente

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E se a “salvare” i libri e l’editoria fosse la solidarietà? Il successo della “catena del libro sospeso” lascia sperare che sia proprio la generosità dei lettori a garantire lunga vita ai nostri romanzi preferiti (e, di riflesso, alle amatissime piccole librerie di provincia).

Immaginate di entrare nella libreria della vostra città e scoprire che c’è già un libro bell’e pagato che aspetta proprio voi sul bancone. Sicuramente pensereste a uno scherzo (di cattivo gusto, per voi inflessibili bookhaolic), oppure vi chiedereste dov’è nascosta la telecamera della candid camera che vi stanno facendo, o, ancora, tentereste di spiegare alla libraia che c’è stato certamente uno scambio di persona, «no, mi scusi, ci dev’essere un errore, non sono io il destinatario di questo regalo!». Solo alle sue insistenze comincereste a capire di essere il fortunato lettore al quale uno sconosciuto ha fatto un dono, quello del “libro sospeso”. Vi tornerebbe allora in mente quella vecchia usanza napoletana, scoperta chissà quando e dove, del “caffè sospeso”, che consisteva nel lasciare un caffè pagato al cliente successivo che non avesse la possibilità di comprarlo da sé, e vi commuovereste stringendo fra le mani il libro, subito pronti a cercare il vostro titolo preferito per donarlo a uno sconosciuto lettore.

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Questa splendida iniziativa, che si spera inneschi un intenso circolo virtuoso, è stata lanciata dalla libreria Il mio libro di Milano: la libraia Cristina de Canio spiega che l’idea è nata quando, il 25 marzo, un cliente ha comprato David Golder di Irène Némirovsky, lasciandolo in sospeso per qualcun altro. È lei stessa a raccontare con evidente commozione l’episodio.

Nello stesso periodo, anche la Libreria Ex Libris Cafè di Polla (Salerno) ha promosso una simile trovata, indirizzata in particolare a giovanissimi dai 10 ai 18 anni. Funziona così: si acquistano due libri, uno per sé e uno per un altro cliente; il libro sospeso viene preso in custodia dal libraio, che funge da tramite e lo consegna nel corso della settimana successiva a un ragazzo che entrerà in libreria. Ma non finisce qui, perché il generoso lettore che fa il regalo può scoprire a chi è andato il suo pensiero chiedendolo al libraio o ricevendo una mail.

Il successo di questa catena della generosità è evidente: in soli sei giorni i libri in sospeso sono stati ben 50.

Per partecipare online e seguire gli sviluppi dell’iniziativa, basta digitare su Twitter e Facebook l’hashtag ‪#‎librosospeso‬.

E ora perdonatemi, vado dritto in libreria a lasciare il mio libro sospeso (e a scoprire se sono la lettrice fortunata cui spetta il dono di qualcun altro).

Fonte articolo qui.


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