A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.LIBRO VS FILMHalloween Edition chi vincerà?
Oggi in sfida le due versioni di The Woman in Black.
Vince il film!
Stavolta dare la vittoria al film un po' mi dispiace. Non perchè abbia dei dubbi, ma perchè nella mia testa
Perchè vince il film?
Soprattutto perchè ha una trama mooooolto più ricca e articolata rispetto a quella del romanzo. In pratica quello che nel libro viene spiegato in 5 righe, nel film viene non solo spiegato, ma anche spalmato per un'ora e mezzo creando una graduale suspense inevitabilmente piacevole per chi ama il genere horror.
Provo a spiegarmi meglio e senza fare spoiler. Nel romanzo, riguardo la famosa (ma nemmeno troppo) maledizione della donna in nero, non si sa nulla se non quando la misericordiosa anima pia che cito nella recensione (qui) non decide di raccontare tutta la verità al protagonista. Ma nel film quella maledizione la vediamo. Non sappiamo per certo che quello che sta accadendo sia opera della Donna in Nero, ma possiamo intuirlo, e comunque il regista ci offre moltissimi altri elementi che in una ghost story non possono mancare (apparizioni improvvise, rumori sospetti, visioni) e che allo stesso tempo sono inseriti perfettamente nel contesto vittoriano (a proposito, bellissima anche la fotografia!).
A dire il vero le differenze tra i due prodotti sono moltissime e non riguardano solo la struttura della trama.
L'Arthur cinematografico è decisamente più reattivo. Sa cosa deve fare per placare il fantasma (
Vogliamo poi parlare del finale? Drammatico in entrambi i casi, ma quello del film ha un sapore romantico che dopo tanto orrore riesce a regalare una magra consolazione.
P.S. Ho trovato Daniel Radcliffe proprio adatto alla parte (secondo me ha pure la faccia perfetta per i ruoli in costume) e visto che sicuramente passerà da qui a leggere questo post volevo dirgli che nemmeno una volta mi ha fatto ripensare a Harry Potter. Direi che per un attore son soddisfazioni ^^
E secondo voi?
Libro o film?