Magazine Cultura
A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILMchi vincerà?Sulla bilancia la versione cartacea e la pellicola di Amabili Resti.
Vince il film!
Quella di Amabili Resti è la tragica storia di Susie Salmon, stuprata, uccisa, fatta a pezzi e poi gettata via, lasciando la famiglia di lei nella disperazione più totale e nel dubbio più lacerante. Intanto l'anima di Susie osserva dall'Alto tutto quello che succede. La polizia la sta cercando, i genitori confidano in un miracolo, la sorella ha dei sospetti... ma attenzione, non è un giallo. Quello della Sebold è un viaggio nel dolore, un viaggio che tratta con delicatezza, poesia, oniricità, ma sapete quando state leggendo una bella storia che non vi prende? È un po' quello che è successo a me. Ho finito il romanzo in pochissimi giorni, ma non mi ha catturata come avrei voluto. Cosa che non è successa con il film che ho visto diverso tempo dopo, diciamo pure anni dopo, ma è stato un bene, così la visione non è stata sporcata da continui e spesso inutili paragoni. Peter Jackson è un grande registra, usa la macchina da presa con abilità, sa sempre dove inquadrare, cosa inquadrare, come inquadrare. Il film, fedele al romanzo, non si concentra sull'azione e le indagini alla CSI, ma gioca sulla paura, la spaesatezza, i rimpianti, la malinconia, la sofferenza. Le immagini arrivano là, dove le parole si sono bloccate. Sfondano un muro, colpiscono il cuore, inumidiscono gli occhi. Bellissima la fotografia e ottima la prova degli attori, in primis quella dell'inquietante Stanley Tucci nel ruolo dell'assassino e della dolcissima Saoirse Ronan (Susie), un'attrice giovane e promettente capace di bucare lo schermo.
E secondo voi? Libro o film?
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