“Se uno prende un mitra e una tanica di benzina, entra in un’abitazione privata, fa una strage e poi dà fuoco ai cadaveri di donne, vecchi e bambini trucidati, che cosa pensate dovrebbe esser fatto una volta acciuffato l’autore della carneficina?
In un mondo arcaico che non è neppure più immaginabile tanto l’uomo si è progressivamente invigliacchito (quello, insomma, che non prevedeva tutta questa ipocrisia leguleia di scappatoie fatte solo per chi se le può permettere), l’autore di un gesto simile dovrebbe essere messo a disposizione dei parenti delle vittime. Ma in un mondo almeno normale dovrebbe essere consegnato alle autorità locali, le quali dovrebbero poi applicare, dopo un processo, le leggi vigenti in materia, quali che siano.
Ma questo ormai non è un mondo normale. Non è normale perché si sta trasformando in un gigantesco, planetario, campo di battaglia.
Dove a battagliare, per la “esportazione della democrazia”, “la lotta al terrorismo”, il “bene dell’umanità” e altre frattaglie moralistiche sono gli eserciti occidentali, Usa in testa, seguiti incondizionatamente dai loro “alleati”: i compagni di merende, sovente consanguinei, Inghilterra e Israele; le nazioni occupate militarmente nel 1945 (che per qualche decennio han proseguito a fare le “furbette”); quelle annesse al sistema “occidentale” tramite il “processo di unificazione europea” (tipico caso l’Europa dell’est); quelle in cui al posto di statisti (uomini col senso dello Stato) sono stati messi dei burattini (la Francia: da un De Gaulle a un Sarkozy); ultime, in ordine di tempo, quelle nazioni islamiche uscite smaccatamente allo scoperto in occasione della “Primavera araba”.
Ora, i popoli dei territori – in rapido e progressivo aumento – sui quali opera questo “Esercito del Bene” (sempre in guerra contro “il Male”!) sono in pratica espropriati della loro legge e possono essere sottoposti a qualsiasi angheria da parte dei suddetti rappresentanti della Bontà e della Moralità universali. Non possono mai far valere le leggi vigenti per i comuni cittadini di quel Paese, in nessun caso, perché gli appartenenti all’“Esercito del Bene” – sollevati dalla giurisdizione ordinaria – dispongono della proverbiale ”licenza di uccidere”.”
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