Ligabue, Modugno, Coldplay. Tre nomi che insieme non significano molto. Tre mostri sacri di tre generi ed epoche completamente diverse. Eppure c’è qualcosa che li tiene uniti.
E’ la linea sottile della scrittura, quella del barese Corrado Minervini, giornalista e critico musicale, impegnato in questi giorni nella promozione del suo ultimo libro: “Life is for living. Testi commentati” (in tutte le librerie italiane, Arcana Edizioni, 18.50 euro). Una guida fondamentale per rileggere questi anni zero con la band che meglio li ha cantati.
Dopo Ligabue e Modugno, perchè un libro sui Coldplay?
“Credo che la mia scelta vada al di là della definizione di genere musicale. Sono sempre stato affascinato dal mestiere dell’inventore di canzoni e da chi mostra talento nel raccontare uno stato d’animo, un momento della sua vita, un evento storico, riuscendo a raccontare contemporaneamente qualcosa di più universale e condiviso. In modi completamente diversi, e in epoche e luoghi differenti, questi artisti hanno saputo farlo con grande sensibilità”.
Il valore aggiunto al libro è la prefazione di Giuliano Sangiorgi. Com’è stato collaborare con lui?
“E’ stato emozionante. Come sempre. Giuliano è l’artista più vicino a Chris Martin, leader dei Coldplay, per ragioni anagrafiche e per il tipo di approccio con la composizione. Quando gli ho detto che stavo lavorando a questo libro, la collaborazione è nata spontaneamente. Tutto ha avuto origine con una domanda semplice, la stessa che è all’origine di tutte le mie opere e, forse, della mia passione per la musica: “Come si scrive una canzone?”.
Pensi che il libro possa finire sul comodino di Chris Martin?
“Me lo auguro. Magari in una traduzione in inglese. Sarebbe curioso, dopo aver tradotto e interpretato i suoi testi, vedere il mio libro “restituito” al mondo anglofono in una nuova traduzione. Ho già pronto il titolo: da “Life is for living” a … “Viva la vita”. Non male come titolo. Anche se temo che non suonerebbe del tutto nuovo, a Chris Martin”.
Chi è stato il tuo “Virgilio” nella scrittura di questo libro?
“La mia unica guida è stata la curiosità di scoprire il mondo nascosto dietro le canzoni: dietro la scelta di un determinato aggettivo o l’utilizzo di un verso ricorrente. Questo mi ha condotto in un viaggio spericolato in un dedalo di citazioni e suggestioni: tra la Bibbia e i classici della letteratura britannica contemporanea, tra Calderon De La Barca e la colonna sonora di un telefilm come Friends”.
C’è una canzone o un testo a cui sei particolarmente legato?
“Per sei mesi ho ascoltato quotidianamente le canzoni dei Coldplay e chiedermi di sceglierne una sola è assai difficile. In questo momento direi “Twisted Logic”, uno dei brani meno eseguiti (tra concerti e trasmissioni radio) dalla band, che chiude l’intricato percorso tra fede e ragione che caratterizza l’album “X & Y”. Un inno di amore alla Terra e un monito per il genere umano a tutelare questo pianeta, prima ancora della “specie dominante” che lo abita”.
Roberta Genghi