Lifestyle blog. E chi se lo aspettava?

Creato il 06 marzo 2014 da Stefania Cunsolo @stefystillwords

Tramonto al National Mall, Washington DC


Lunga assenza dal blog per la prima volta: sempre tante belle cose da fare (persino) in questa America, ma anche un bel respiro che evidentemente era necessario per arrivare oggi a questo post.
Ci voleva quasi un anno (da quando ho iniziato a scrivere qui) per pormi la domanda fondamentale: di che cavolo parla questo blog?
Credetemi quando vi dico che, nel percorso a ritroso che ho fatto per capirlo, mi sono sorpresa io stessa. Ed è stato un altro modo per conoscermi meglio.

Blog di viaggi?
So che in molti seguono questo blog perché amano viaggiare e hanno trovato qui qualcuna delle mie avventure in giro per il mondo. Per non parlare del fatto che sono residente negli Stati Uniti a tempo pieno e, inevitabilmente, questo blog trova lì il suo quartier generale.
Vero: sono un'italiana all'estero e per di più viaggio molto, ma i viaggi sono solo una passione e non il filo conduttore di questo blog.
Perciò no, questo non è un blog di viaggio. Per quanto ami condividere i miei viaggi e leggere di quelli altrui, il viaggio è qui solo un pretesto per allargare gli orizzonti.

Interlaken, Svizzera


Blog di yoga?
Anche in questo caso, lo yoga è parte integrante del mio stile di vita e di per sé alimenta la mia creatività.
Ma, ancora una volta, non si tratta di un blog di yoga: qui non si parla esclusivamente di tecniche. Lo yoga è uno strumento di consapevolezza per una crescita personale e un miglioramento della qualità della propria vita. Ancora una volta, per allargare gli orizzonti e guardare se stessi più in profondità.

Simpatico albero che osserva, Old Town Alexandria


Blog di comunicazione?
Si parla di creatività, di come usare le parole, di spunti per la scrittura e la comunicazione. Deformazione professionale nel mio caso? Forse. Ma anche questi sono strumenti: per migliorare le relazioni con gli altri attraverso un'applicazione più lucida ed efficace del proprio linguaggio (e non solo quello verbale!). Partendo, di nuovo, da una relazione più consapevole con se stessi.

Esercizio durante un corso sulle relazioni autentiche: avevamo
a disposizione solo colori a spirito e la nostra creatività in relazione col Sé


Food blog?
Qualcuno ha apprezzato le ricette che ho postato ogni tanto. Se le avete provate, però, saprete che non hanno il solo scopo di deliziare il palato ma anche l'anima, canalizzando creativamente e costruttivamente le emozioni attraverso il procedimento e non solo il risultato. Ancora una volta, per trovare in se stessi gli ingredienti per essere felici e perfettamente bilanciati.

Tools, insomma. Elementi di creatività (e ne starò dimenticando sicuramente altri che ho utilizzato: libri, arte, fai-da-te...) che a me sono congeniali ma si riconducono ad un'unica fonte, sempre la stessa. Perché sempre più persone trovino serenità e benessere, conducendo la propria vita con autenticità.
Forse questo blog è tutti quei blog insieme e nessuno.
Il marketing direbbe che sono pazza, che dovrei avere un unico argomento chiaro e non svolazzare a destra e sinistra confondendo i lettori.
Grazie a Dio, io non vendo niente qui. Non voglio arrivare per forza a 10000 followers solo per avere un numero, questo blog non è nato nella speranza di trovare lavoro come ho visto fare a tanti che lo hanno creato con quell'obiettivo, né ho bisogno di sfogare qui il mio desiderio di scrivere visto che lo faccio già per lavoro (e per passione) a prescindere.
Quello che vedete e leggete qui, grafica e post, è nato senza istruzioni per l'uso, dalla mia sensibilità e voglia di condividere, divertirmi e canalizzare la mia creatività.

Magic Gardens, Philadelphia


Nella ricerca di una definizione per questo blog, per rispondere a chi lo chiede e scegliere finalmente una volta per tutte una dicitura nei menu a tendina quando condivido i miei post su certi social network, resta ancora però da dargli un nome.
La società è fatta così: vuole un nome. E blog di creatività pare non sia sufficiente.
Nel corso di questa ricerca, è saltato fuori il life coaching.
Ho letto che, soprattutto con la crisi, il lavoro di questi counselors è stato di recente molto apprezzato, rivelandosi fondamentale sia per singole persone che per interi team aziendali, per una più sana ed equilibrata gestione delle emozioni e dunque una comunicazione efficace, in modo da garantire un più alto livello di performance.
Ho sempre pensato che le persone non hanno bisogno di consigli, piuttosto hanno bisogno di se stesse. La vera guida per me non è chi dà precetti e consigli preconfezionati in base a ciò che ha studiato, bensì chi con umiltà indirizza le persone verso se stesse risvegliando quella consapevolezza che ciascun essere umano ha già dentro di sé. Una persona saggia, insomma.

Isola di Djurgarden - Stoccolma, Svezia


Non sono un'esperta, anzi, probabilmente non ho nessuna idea di cosa faccia un life coach e invito chiunque lo sia a chiarire quello che io non sono in grado di spiegare in questa sede.
A bruciapelo però ho dovuto dare ragione alla voce innocente che ha detto come questo blog potrebbe benissimo essere quello di una life coach. Perché no?
Però non pretendo di esserlo: mi limito a condividere la mia esperienza di essere umano che, come tanti altri, sta compiendo un percorso che non finisce mai. E, nel corso del cammino, ha visto quanto si possa essere più felici una volta imparato a gestire la propria mente e le proprie emozioni.
Tutti possono farlo, la vita offre milioni di spunti per farci riuscire, non c'è bisogno di cercare fuori quello che abbiamo già dentro di  noi. Basta solo sciogliere la patina di troppo che stiamo indossando.

Ghiaccio al Waterfront, Old Town Alexandria


Insomma questo blog sarebbe un lifestyle blog. Mi suonava strano all'inizio, perché ho sempre collegato il lifestyle blog a cose tipo "come limare le unghie perfettamente in linea con i polpastrelli", "cosa abbinare scarpe viola e borsetta arancione", "cosa ne pensi dell'ultima ragazza di Johnny Depp?"...
Ciascuno condivide con il linguaggio e i contenuti che più gli sono congeniali, ovviamente. Basta essere appassionati di ciò che si fa e tutto è ugualmente valido e prezioso.
Lifestyle non significa soltanto moda ma soprattutto modo: quello in cui si sceglie di condurre la propria vita, l'insieme di azioni che intraprendiamo possibilmente da una prospettiva completamente diversa, non dall'interno all'esterno (per cambiare il mondo o piacergli a tutti i costi) ma dall'esterno all'interno (per trasformare noi stessi, osservando le nostre qualità e i nostri limiti mentre con il mondo interagiamo). In una parola: consapevolezza. In un'altra (corollario e applicazione pratica della prima): creatività.

Isola di Djurgarden (camminando verso lo Skansen) - Stoccolma, Svezia


Se vi state chiedendo dunque cosa c'entrino le foto in questo post, nel tentativo di seguire un percorso e trovare la strada per una spiegazione, vi invito ad essere creativi e a togliervi di dosso i panni del marketing.
Il sottotitolo di questo blog è "storie di una mente neutra in viaggio": il viaggio siamo noi a dirigerlo e la creatività ha una sua coerenza, se sappiamo localizzarci usando non solo l'emisfero sinistro del cervello ma anche quello destro.
Questo per me è la mente neutra: quello spazio da cui abbiamo una visione chiara di noi stessi e allora tutte le strade che imbocchiamo ci vedono camminare dritti e fieri, senza dubbi, capaci di gestire le nostre (bellissime e fondamentali) emozioni e arrivare a destinazione con un bagaglio più leggero.
Per la cronaca, non so chi sia l'attuale ragazza di Johnny Depp. Ma, chiunque sia, di sicuro ha ottimi gusti in fatto di uomini! Parola di lifestyle blogger.

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