Tutta bianca. Cassetti a scomparsa senza maniglie. Niente piastrelle per il rivestimento della parete. Forse uno scaffale a vista. Forse. Pavimento chiaro in gres porcellanato effetto legno (con venature sul grigio chiaro). Tavolo e sedie bianche.
Che noia che barba che noia, starete pensando. Eppure la nuova cucina che stiamo progettando e che a marzo prenderà forma sarà così: bianca, minimal e un po' alla moda.
Ci abbiamo messo un po', quando abbiamo comprato casa l'unica stanza non ristrutturata era la cucina e noi le idee così chiare, il tempo e la voglia per metterci a progettarla non ce li avevamo.
Quando ci siamo resi conto che probabilmente non sarebbero mai arrivati, abbiamo capito che era il momento di passare dalla fase Pinterest alla fase operativa.
Quella cosa lì che prevede preventivi, appuntamenti con muratori rigorosamente il sabato mattina, scelta delle piastrelle e stabilire i tempi per incastrare tutto, considerando che noi in casa ci viviamo e quindi tutto va incastrato eccome. Il bianco è venuto in soccorso. La scelta forse più facile ma un salvagente quando non hai troppo tempo di applicarti. Via le piastrelle significa niente preventivi di piastrelle. Scegliere tutto bianco significa che poi in un secondo momento vale tutto se vuoi metterci un po' di colore. E poi questa non sarà la cucina della vita, è la cucina dei 29 anni (di quella fase in cui i realtà a casa non ci sei mai) e se anche seguiamo un po' la moda del momento (come chiunque non ha mancato di farci notare quando elencavamo le scelte fatte) qualcuno capirà.
L'idea delle maioliche decorate, le pentole di rame appese e di un'isola dove spignattare non mi abbandona. C'è tempo però anche per quello e non è adesso.
Dunque bianco sia, e via ai lavori. E si, se latito un po' la colpa è del gres porcellanato.