Un campionato che da un po’ di tempo non ha più storia è quello spagnolo. Se in Italia tutto è possibile, nella Liga a dominare e a contendersi
Foto Christopher Johnson, licenza CC BY-SA
lo scettro del potere sono solo due squadre: Barcellona e Real Madrid.
Le altre cercano, per quanto è nelle loro possibilità, di dare il massimo, seguendo il loro percorso. Poi, può capitare che di fronte a “carri armati” come Barça e Real arrivino batoste e goleade. Blaugrana e Blanchos, protagonisti in Liga, Copa del Rey e Champions, si sono piazzati rispettivamente primi e secondi.
Messi e compagni, tornati al trionfo dopo aver ceduto, l’anno passato, il trono ai rivali, hanno dominato in lungo e in largo in campionato, anche se, come può succedere, sono inciampati due volte. La coppa spagnola ha messo nuovamente a confronto le due super potenze, che si sono date guerra. Alla fine, dopo l’1 1 a Madrid, i catalani sono stati spazzati via da Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta al Camp Nou, e dal giovane Varane, che, tra andata e ritorno, ha infilato Valdés due volte. In Champions, infine, c’è stata la consacrazione di un nuovo leader indiscusso: il Bayern Monaco, che ha “suonato” in entrambe le occasioni la squadra di Vilanova. La Pulce, acciaccata, è stata schierata imprudentemente a Monaco, col risultato di non aver fatto la differenza, e a partita in corso a Barcellona, ma era troppo tardi. La stagione del fuoriclasse argentino è stata comunque incredibile, con 46 gol in campionato. Un numero mostruoso. In ogni caso, l’assalto alla coppa dalle “grandi orecchie” ripartirà da settembre e ci sono tutte le carte in regola per riprendersi la scena, dato, oltretutto, che è arrivato un certo Neymar. Il brasiliano, protagonista assoluto in Brasile, dovrà inserirsi bene nel gruppo ma, compito più difficile, dovrà anche confermarsi in Europa. Staremo a vedere.
Il Real ha concluso la stagione con “zero tituli”, come direbbe l’ormai ex Mourinho. In casa, si è dovuto accontentare del secondo posto e di 85 punti, 15 in meno dei rivali per eccellenza. Nella coppa nazionale, ha subito sul più bello la beffa dai cugini dell’Atlético: la finale sarebbe potuta essere l’occasione giusta per consolarsi da una stagione deludente ma i Colchoneros non l’hanno pensata allo stesso modo e hanno trionfato nei minuti supplementari. In Coppa dei Campioni, la squadra dello Special One è stata eliminata dall’altra finalista, il Borussia Dortmund. Nel complesso, è stata una stagione da dimenticare per il Real e per il suo giocatore simbolo, CR7, che, come la sua squadra, è costretto ad accontentarsi del secondo posizionamento nella classifica cannonieri. Il campione portoghese, infatti, si ferma a 34, un numero di tutto rispetto.
Dopo il divario di 15 lunghezze tra 1° e 2°, ce n’è un altro, leggermente inferiore, di 9, tra 2° e 3°, dove troviamo l’Atlético Madrid. Fresco vincitore della Copa del Rey, l’Atlético ha vinto la lotta con Real Sociedad, Valencia e Málaga, grazie anche al prezioso contributo del proprio bomber, Falcao, appena trasferitosi a Monaco, ed è arrivato alle spalle dei Blanchos. In Europa League, la squadra di Simeone è stata colta impreparata dal Rubin Kazan, padrone assoluto al Caldéron, e non è bastato il solito gol del Tigre a recuperare il doppio svantaggio. Come la classifica della Liga, anche quella dei marcatori recita: Barcellona – Real Madrid – Atlético Madrid; Messi (46) – Cristiano Ronaldo (34) – Falcao (28).
Il gap qualitativo si fa ancora sentire procedendo verso la 4ª. A quota 66 c’è la Real Sociedad che, trascinata dal messicano Carlos Vela e da Agirrexte, entrambi con 14 firme, si qualifica per i preliminari di Champions. Segue il Valencia, condannato all’Europa League dal Siviglia che ha fatto sua la gara conclusiva per 4 a 3: Soldado non ha potuto fare niente di fronte alle quattro reti messe a segno dal connazionale ma rivale Negredo.
Le fatiche europee si sono fatte sentire molto in casa del 6° Málaga: la squadra di Manuel Pellegrini, ormai prossimo alla panchina del City, accompagna il Valencia, lontano 8 punti, nella vecchia Coppa Uefa, alla quale prenderà parte anche il Betis Siviglia.
Niente Europa e nessuna coppa nazionale, invece, per il Siviglia. Nono in graduatoria e solo semifinale in Coppa di Spagna, dove Diego Costa ha punito complessivamente tre volte Negredo e compagni, eliminandoli.
Da metà Liga in poi le squadre sono tutte concentrate e separate da pochi punti. L’Athletic Bilbao, troppo concentrato sul capitolo Llorente, ha perso di vista l’obiettivo stagionale, messo a repentaglio sia dalla prolungata esclusione dello spagnolo per motivi comportamentali sia dalla cessione a titolo definitivo di un pezzo pregiato della squadra, Javi Martinez.
Per finire, retrocedono in Liga Adelante il Real Saragozza, il Deportivo La Coruña e il Maiorca.
Classifica di Liga:
Barcellona 100
Real Madrid 85
Atlético Madrid 76
Real Sociedad 66
Valencia 65
Málaga 57
Betis Siviglia 56
Rayo Vallecano 53
Siviglia 50
Getafe 47
Levante 46
Athletic Bilbao 45
Espanyol 44
Valladolid 43
Granada CF 42
Osasuna 39
Celta Vigo 37
Maiorca 36
Deportivo La Coruña 35
Real Saragozza 34
Articolo di Alessandro Liturri