sottofondo: Audioslave – Like a Stone
Molte volte mi trovo a voler scrivere qualcosa per il blog senza però avere la benché minima idea a riguardo.
Un po’ come sta succedendo ora: ho voglia di scrivere, ma non so di che.
Molte volte la colonna sonora aiuta: se sei in riproduzione casuale e capita il pezzo giusto, beh, allora è finita per tutti.
Altre volte è il semplice ritmo della battitura a farti venire qualche buona idea, un po’ come diceva Sean Connery nel bel Scoprendo Forrester.
Sarà che in questo periodo tutte le mie energie mentali sono convogliate nello studio (tra maggio e giugno dovrò dare 5 esami, senza contare i 2 di competenza linguistica) e, soprattutto, nella messa appunto dell’inizio di quello che forse diventerà il mio primo romanzo o chissà cos’altro.
Per come la vedo io è bene pianificare un buon inizio, perché se l’incipit funziona allora la storia andrà da sé. Non si farà fatica a scriverla. Le parole scorreranno via in un lampo e, le idee già buttate giù sui fogli sparsi, prenderanno forma senza inutili forzature.
E quest’ultimo è anche il motivo per il quale non mi sto concentrando molto sul blog, ma non preoccupatevi… non vi ho abbandonato. Penso a voi ogni giorno e, quando pubblico un articolo o ho un attimo di tempo, faccio sempre in modo di passare nei vostri spazi virtuali.
No, non fermarti a pensare.
Non interrompere il ritmo se vuoi continuare.
La canzone aiuta… aiuta sempre. Questa in particolar modo. Forse l’ho scelta perché riflette la mia recente attività con il blog: un po’ immobile, un po’ like a stone.
Anche se nelle note suonate da Morello sento un sottofondo di ritorno alla normalità e magari al lavoro, continuando ad esercitarmi nella scrittura.
Mio fratello e la cara aa mi hanno detto che nei racconti uso ancora troppi avverbi, troppe frasi piene zeppe di informazioni, parole spesso troppo lunghe o astruse e che mi capita di ripetere lo stesso concetto più volte anche a distanza di pochi paragrafi.
Beh, belli miei, sono qui per imparare. Già Coalizione Perfetta mi è sembrato un buon salto in avanti rispetto a Scacco al Fante, ma ovviamente mi rendo conto di non essere ancora riuscito ad acquisire una buona tecnica di scrittura.
Devo dare molta più importanza alla fase di revisione! Non soffermarmi solo sugli errori grammaticali ma arrivare anche a mettere apposto la parte lessicale del racconto (cosa che in parte ho fatto con Coalizione Perfetta).
Forse già in questo post ho cercato di usare una scrittura un po’ più leggibile, chissà.
E.
Questa è la settimana del libro. Su Facciaculo gira l’invito ad aprire il libro che si ha più vicino a pagina 52 e di inserire nel proprio stato personale la quinta frase che ci troveremo. Non bisogna però citare l’autore e il titolo dell’opera in questione. Che ne dite di lasciarmi le vostre in un commento? :-)
La mia è la seguente:
«Tuttavia, se il testo è breve e se il lettore è veramente motivato, si può riuscire a leggere anche un'impaginazione inusuale o complicata»