Avete mai fatto una ‘visita’ per la valutazione di invalidità civile? No?? Bene, ottimo.
Io l’ho fatta oggi, giusto poco fa. Dai, fatemi raccontare qualcosina, mi sentirei egoista a non rivelarvi almeno due o tre passaggi sull’argomento!
Allora, vediamo, si tratta di un’esperienza simpaticissima.
Prima di tutto viene una signora molto gentile e mi fa accomodare in una stanza piena di sedie, sembra un ripostiglio. Siamo solo io e lei all’interno di questo lugubre posto. E comincia con le domande. Vuol sapere il mio grado di istruzione, i corsi che ho fatto. E poi tutto il mio percorso lavorativo. E fin qui tutto normale.
Poi comincia la parte più amena. Il questionario delle limitazioni!! Una favolosa lista di circa venti domande. Su di un paio ho anche avuto bisogno di una spiegazione chiarificatrice del significato.
Tanto per farvi capire, si tratta di ipotesi di limitazioni al lavoro, alle quali l’intervistato, in base alla sua percezione della situazione in cui si trova, deve rispondere sì, ok mi va bene, oppure no, non ce la faccio.
Udite udite le domande!!
E sono davvero dispiaciutissima, mortificata, perchè purtroppo riesco a ricordare solo pochissime domande della lunga lista che mi è stata sottoposta.. Molte ve le perderete.. Perdonate, la mia testa non funziona più come una volta…..
LEI LAVOREREBBE IN:
1. ambiente POLVEROSO?
Beh, sa com’è, sono allergica alla polvere… Questa è la pura verità ed è la mia risposta, però, a parte questo, scusate, ora non è che voglio proprio per forza fare la profumata, ma non ho capito, chi risponderebbe sì certo che problema c’è a lavorare per un minimo di quaranta ore la settimana in un posto POLVEROSO???
2. ambiente RUMOROSO?
Ora sarebbe lunga da spiegare, e non voglio annoiarvi con le vicissitudini sulla mia salute. Quindi passatemela per buona se mi limito a dirvi che da qualche mese ho dei mal di testa lancinanti. Anche in questo caso la mia risposta è stata assolutamente no. Ed anche se penso di tornare in ufficio, abituata come sono ora al silenzio di casa mia, vado davvero giù di testa. Cinque persone tutte nella stessa stanza che urlano al telefono continuamente per otto ore. Questo rientrerebbe nella categoria di un ambiente rumoroso?? E poi scusate, non ci sono delle leggi per la tutela dei lavoratori che vietano di far lavorare la gente in ambienti malsani, per esempio rumorosi o polverosi?? O no?
3. spostarsi FREQUENTEMENTE?
e qui mi è servita la prima spiegazione. Sì, vuol dire andare avanti ed indietro tutto il giorno, tipo.
Mi chiedo se la signora che mi intervista si sia accorta che, mentre mi ha accompagnata nello sgabuzzo, l’ho seguita con le stampelle. O forse ha pensato fossero un simpatico gadget che mi piaceva portarmi appresso. Ad ogni modo, capisco, la domanda deve comunque farmela. Ma, sa… non riesco a camminare, ..secondo lei???
4. impiego di SFORZO FISICO?
Dio, cosa posso dire, come sopra!!!!
5. IN ALTEZZA?
Anche qui ho bisogno di una spiegazione. Significa arrampicarsi sulle scale, lavorare in alto, nel vuoto, tipo.
Bene, prima di tutto soffro di vertigini anche da in piedi sulla sedia. Inoltre, riesco a fare le scale di casa solo con le stampelle e ci metto pure un tempo infinito. Scusi se mi ripeto, ..ma ..secondo lei????
6. da SEDUTA?
Oh, ecco una domanda sensata! Va bene, posso stare seduta. Ma non a lungo. Per dare un’idea, dopo al massimo un’ora devo assolutamente cambiare posizione.
7. guidando la macchina?
Dunque, ho dolore quando premo la frizione. Quindi, se si tratta di due o tre minuti di macchina, giusto per esempio per raggiungere la piscina che è dietro casa mia, resisto. Altrimenti… anche qui come sopra!
E vi ripeto che mi dispiace un sacco di non ricordare per voi tutte le altre domande. Lo stile era comunque questo, avete capito. Ci mancava che mi chiedessero se me la sentivo di lavorare in un ambiente radioattivo o inalando gas tossici.
Ebbene, mi sono poi trovata davanti alla commissione di 5 dottori (??) che mi hanno ‘visitata’ limitandosi in realtà a farmi qualche domanda sul come e sul quando. Ed anche sul perchè.
Ma di ‘visita’ come tradizionalmente e comunemente noi la intendiamo, non ne ho avuta proprio l’ombra.
E, come ultima cosa, mi fa piacere dirvi anche che c’è stato un ‘dottore’ (ad onor del vero solo lui su 5, anzi su quasi 6 perchè uno è arrivato a metà svolgimento), che sì è molto lamentato delle secondo lui TROPPE LIMITAZIONI che io ho indicato sul questionario!!!!
G.