Linea d’ ombra

Creato il 30 maggio 2011 da Patuasia


Sulla Vallée notizie compare una foto con un signore di probabili origini magrebine che dorme su un divanetto. L’articolo sottostante definisce il dormiente una vittima della “fin troppo accogliente biblioteca regionale”. Il sarcasmo del giornalista (btb) continua nel considerare il riposo del “marocchino” l’effetto del massiccio peso della cultura a cui è stato sottoposto. L’ironia si interrompe brusca con la classica parola: vergogna! Segue la lamentela tipica di un pensiero che si può definire senza ombre razzista: figli costretti a convivere con marocchini… . Termina con la richiesta di intervento e possiamo facilmente intuirne la tipologia. Dormire su un divano, magari occupandolo per ore, non è bello e, credo, neppure consentito. Ma questa legittima indignazione non potrebbe essere facilmente gratificata dall’ingerenza degli impiegati? Perché permettono ciò? Sono sempre più convinta che le responsabilità siano a carico di chi gestisce una struttura e meno, molto meno di chi la usa. Non sono le regole che mancano, ma il dovere di farle rispettare. Il rispetto si impara, ma occorre che qualcuno lo insegni e questo vale per tutti, valdostani compresi.

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