Magazine Economia

Linee guide per una leadership di successo in un'azienda moderna

Creato il 04 aprile 2013 da Lateatnight @LateAtTweet
Linee guide per una leadership di successo in un'azienda modernaGià da diverso tempo gli esperti del mondo
aziendale hanno chiaro che la capacità delle aziende di raggiungere i propri obiettivi dipende dalla capacità di avere una buona guida: un CEO o un amministratore delegato capace di essere un leader carismatico e riconosciuto in grado di guidare il proprio team.
Nonostanteciò, non sono molte le aziende che mettono in pratica questa regola d'oro e forse nemmeno hanno ben chiaro quali sono le capacità che dovrebbero avere i propri dirigenti in funzione del settore in cui operano.
Il Chartered Institute of Personnel and Development ha voluto approfondire la questione sviluppando la guida ai sette punti della leadership di successo che i dirigenti dovrebbero seguire per essere dei buoni leader.
John Adair, l'autore di questa ricerca, ha dichiarato: "Il successo dipende soprattutto dalle doti di leadership a tutti i livelli dell'organizzazione, quindi, i datori di lavoro devono prestare particolare attenzione alla selezione e alla formazione dei propri dirigenti".
Proprio a questo Adair ha presentato l'esempio di un errore comune, secondo la sua idea infatti "una persona che mostra capacità di leadership ad un determinato livello non sempre è in grado di fare lo stesso un gradino più in alto."
Linee guide per una leadership di successo in un'azienda modernaAdair ha inoltre spiegato che "i leader devono possedere le competenze e l'esperienza per garantire che il proprio gruppo esegua in modo corretto le proprie attività." In altre parole, è necessario che i dirigenti conoscano la materia su cui si sta lavorando siano in grado di rilevare quando qualcosa non va. Secondo Adair quindi "il segreto per diventare un leader di successo è saper riconoscere le capacità dei propri collaboratori." 
Le sette regole del leader di successo
1. Selezione Una buona selezione del personale è la porta del successo. Se si sceglie di assumere una persona con le competenze necessarie per il proprio business, tutto risulterà più facile. Al contrario, se si sceglie male, il proprio dirigente non sarà in grado di essere una buona guida per l'azienda.
2. Formazione
"È necessario fornire una formazione adeguata per aiutare i manager ad acquisire le competenze necessarie ad essere dei buoni leader".
3. A lungo termine
Questo punto è strettamente legato al secondo: non serve a niente creare un piano di formazione a breve termine o semplicemente scegliere i corsi di volta in volta. Secondo Adair, si deve creare una politica di formazione costante ed a lungo termine.
4. Integrazione
Non si deve solo cercare di far integrare i dipendenti tra di loro, ma anche di entrare a far parte del gruppo. Non serve a niente pianificare o gestire le attività solo dall'esterno, ma il buon leader si fa coinvolgere dal progetto come qualsiasi altro dipendente così da perseguire obiettivi comuni.
5. Mentoring
"Il buon leader deve agire come mentore ed insegnare, attraverso gli errori ed i successi, come lavorare meglio e come poter diventare dei nuovi leader." Per Adair, un manager che non lascia un segno positivo ai dipendenti, non vale niente.
6. Sviluppo delle proprie capacità
Il buon leader deve saper migliorare se stesso. I dirigenti devono preoccuparsi della propria crescita e formazione, assicurandosi di avere spazio per riflettere sui problemi dell'azienda e come risolverli. Anche la formazione accademica fa parte di questo processo.
7. Empatia
Infine, le aziende hanno bisogno di capire cosa hanno bisogno dai propri dirigenti e di utilizzare queste informazioni ogni giorno. Come può un'azienda sapere di che tipo di persone ha bisogno se nemmeno sa cosa avrà bisogno da queste persone?
Per concludere la guida sostiene che "tutti i responsabili aziendali e coloro che occupano posizioni di rilievo dovrebbero adottare queste misure per sviluppare la propria leadership in modo da poter generare una vera cultura aziendale".

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazine