Linkin Park – Living things / first impressions

Quinto album in studio per i Linkin Park, uscito il 26 giugno ed anticipato dal singolo Burn it down con relativo video di ambientazione tecno-futurista.
Dopo la fredda reazione suscitata dal quarto album A thousand suns uscito alla fine del 2010, il gruppo ci riprova con un disco più intimistico e personale, da molti giudicato tra il migliore mai realizzato e l’azzardo maggiore dal punto di vista del successo commerciale.
Indubbiamente ci troviamo di fronte a una nuova tappa di crescita per il gruppo, che tende sempre più a un pubblico mainstream rispetto ai primi successi.
L’apporto alla produzione di Mike Shinoda si fa sentire anche in una sua più attiva presenza nell’album, laddove in A thousand suns Chester Bennington dava un’impronta vocale maggiore ai pezzi: qui si spartiscono equamente alcuni dei brani.
A proposito dei brani, ecco la scaletta dell’album:

1. Lost in the echo
2. In my remains
3. Burn it down
4. Lies greed misery
5. I’ll be gone
6. Castle of glass
7. Victimized
8. Roads untraveled
9. Skin to bone
10. Until it breaks
11. Tinfoil
12. Powerless

L’album apre efficacemente con Lost in the echo e per un attimo si auspica che la linea seguita sia la stessa di questo buon primo pezzo. Invece, già da In my remains  sale una piccola delusione che viene brevemente sanata da pezzi come Burn it down e Until it breaks . Per A thousand suns si poteva parlare di pezzi estratti come singoli tra i meno interessanti dell’album, mentre qui il primo estratto rispecchia, assieme a Lost in the echo, uno dei pochi pezzi davvero buoni dell’album.

Giudizio finale: **/5