Carte nel vento 16 Genius Loci
schienata la falsa riga dell’orizzonte
non saputa non vista affatto la forma dove confitto l’abbaglio
accostata e compulsa una sorta di catalessi sformava il buio
linee da presso sostenute le spalle, cunei inanimati, vincibili
eretti a sfondo, non siamo che giaciuti, questi corpi di mattino lieve
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Carte nel vento 16 Vince chi muore per primo, su “Stati di assedio” di Mariangela Guàtterri,
Ascoltare Mariangela Guàtteri che legge Stati di assedio, fa delle parole un’enormità visibile: è fare esperienza dell’enormità di una visione inversamente proporzionale al numero delle parole usate per dirla. Stati di assedio è ideato, secondo precise restituzioni architettoniche a una gigantiasi, nel senso di deformità per eccesso, ben compresa nel singolo dettaglio e riprodotta secondo precisi stadi. In questo lavoro, che l’autrice stessa definisce articolato dalla paura, la costante a stordire del terrore è arginata da un controllo lineare in un assemblaggio plausibile che risolve l’espressione algebrica dell’emotività innescata nel concetto di paura.
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