Magazine Attualità

Lion Clan

Creato il 04 aprile 2014 da Zero @zeroblogtw

Sto ascoltando i Lion Clan da Spotify, li ho conosciuti un paio di giorni fa intervistati da una radio web di Padova, città dove hanno studiato, andandosene dal Salento e nella quale son tornati ora per un breve tour di presentazioni e serate. Il Salento è una terra che ha preso il reggae, l’ha digerito e ne ha fatto un prodotto tipico tanto che sentir cantare in salentino è naturale come sentire il patois jamaicano , i Lion Clan sono figli di quella terra e hanno respirato le note del raggae sin dalla nascita, ne hanno assunto dosi massicce e hanno saputo farne tesoro in questo progetto.

lion clan membri

Sono in tre, il produttore/BeatMaker Raffaele Rizzelli ed il cantante Sifon, Simone Mele sono amici da anni e nel 2012 pensano che è giunta l’ora di mettersi giù e uniti dalla passione per questa musica iniziano a lavorare sulle prime tracce dove il salentino è la lingua ufficiale. Poi arriva  Sebastiano Corvaglia, BastiaMan  che porta il patois jamaicano ma anche conoscenze tecniche che permettono al clan di migliorare iniziando a lavorare sul primo progetto “Salento“. Pensato guardando le rare giornate di sole accecante della pianura padana e ricordando con nostalgia e voglia di tornare al Salento, alla spiaggia, al cibo, agli odori, ai suoni di quella terra.

I temi trattati nel primo album “Stand Up” che trovate in vendita un po’ in tutti gli store online, sono quelli classici del reggae, la novità di questo gruppo, sta tutta nella ricerca di contaminazioni e sonorità nuove da portare nel genere. Sempre in levare, troviamo tracce come “We’ll be free” dove lo ska fa capolino prepotentemente o il ritmo piacevole e ballabile di “Stand Up” la traccia che da il titolo al brano e che è molto bella e un buono spunto per iniziare l’ascolto di questo trio. Bella, dalla cantata veloce (caratteristica che si trova un po’ in tutte le 9 tracce), dove le radici salentine vengono a galla prepotentemente è quella che apre il disco “Salento

Ho provato a contattare un componente del gruppo ponendogli 3 domande ma non mi ha risposto, le ripropongo qui, magari ci risponde con un commento.

Le prime due erano due classiconi delle interviste:

1) Quali sono vostri riferimenti, chi vi ispira?

2) Consigliateci tre gruppi, due posti e un film per capire meglio il vostro lavoro

Nella tre provavo a fare una rilfessione:

3) La vitalità del genere è un po’ in calo rispetto a qualche tempo fa? Mi sembra che a metà anni 2000 ci fosse un maggior fermento di gruppi, serate, dancehall rispetto ad ora. Che ve ne pare? è solo una mia impressione? Meno gruppi ma migliore qualità?

Che ve ne pare? Vi piacciono?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :