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Quando si parla di un paesino medievale ancora inserito nelle proprie mura difensive in Portogallo, tutti pensano automaticamente ad Óbidos. Molti però non sanno che ne esistono diversi di paesini così, su tutto il territorio nazionale, ed uno di questi si trova in Alentejo, ESTREMOZ. Inserito nella rota do vinho (rotta del vino) è un vero gioiello medievale con tanto di accesso tramite ponte levatoio.
Estremoz fu costruito strategicamente sulla strada che separa Lisbona da Madrid. Molti i dolmen e menhir, ritrovati nelle vicinanze e questo ci documenta che esistevano insediamenti umani già nel neolitico. Prima di continuare a parlarvi del paesino, vorrei ringraziare Maria Ferreira del centro del turismo di Estremoz (turismo@cm-estremoz.pt), per la sua professionalità, disponibilità e gentilezza. Avevo contattato all’ultimo minuto di un giovedì sera, via email, il centro per avere alcune informazioni su Estremoz, mi sarei recata lì il giorno seguente. Dopo meno di 24 ore ricevo un’email con tutto il materiale in pdf: mappa del paese, lista dei ristoranti, lista di dove dormire e un catalogo informativo su Estremoz. Ovviamente, una volta lì sono andata a ringraziarla personalmente. Un esempio di ottimo lavoro nel mondo del turismo.
Torniamo ad Estremoz. Consiglio di cominciare la visita entrando, con l’auto, da Porta Évora. Alla vostra sinistra troverete un ampio parqueggio gratuito ma al sole. Da lì, potete già scattare la vostra prima foto. Per arrivare al nucleo della zona medievale, il castello per intenderci, basta camminare per 5 minuti in salita e vi ritroverete nella piazzetta proprio di fronte l’antico castello, oggi trasformato in pousada. Quando salirete per le strette viuzze dalle case bianche, provate a guardare dove i vostri piedi si posano, curiosi? La pavimentazione infatti è costiuita da frammenti di marmo, scarti provenienti dalla famosa lavorazione delle cave di marmo di Estremoz (da cui fu estratto il marmo per il Tempio di Diana ad Évora), molti le paragonano alle cave del Marmo di Carrara.
Quando Estremoz fu definitivamente conquistata dai cristiani, divenne residenza reale. Molti infatti furono i re portoghesi che vi soggiornarono. Se avete già fatto qualche ricerca online, avrete sicuramente trovato molte notizie che legano il paese alla famosa Regina Santa Isabel. La regina trascorse gli ultimi giorni della sua vita in quest’incantevole paesino e pare abbia anche dispensato miracoli (per questo fu santificata). La sua storia la si può ammirare illustrata nei magnifici pannelli di azulejos all’interno della cappella a lei dedicata, conosciuta anche come “la stanza della regina“. Pare inoltre che qui giacciano le sue spoglie mortali. Leggenda o realtà?
COSA VISITARE
Vi ho già accennato al Castello, di cui si può visitare solo il giardino perché il resto è di libero accesso solo per ospiti della pousada. Vi ho anche già citato la Cappella della Regina Santa, ora però voglio consigliarvi anche la visita del Convento Francescano e del Convento das Maltezas, antico convento di clausura delle suore dell’Ordine di Malta ( XVI sec.), che oggi è adibito a Museo della Scienza.
Inaspettatamente, siamo stati molto fortunati, durante il fine settimana che abbiamo scelto per visitare Estremoz si è tenuto il Festival Medieval, Festival da Rainha. Guarda la galleria fotografica.
Una volta che siete ad Estremoz, se siete amanti del vino, consiglio di fare un salto alla famosa vigna di João Portugal Ramos (produttore del vino Marquês da Borba per intenderci). Noi ci siamo stati ed essendo un vino che compriamo spesso, abbiamo pensato di fare rifornimento (nell’adega è sempre più economico) proprio come abbiamo fatto nella Quinta da Bacalhôa.
La nostra giornata ad Estremoz si è conclusa ma prima di congedarmi da voi, voglio SCONSIGLIARE il pernottamente al Monte dos Pensamentos (pessima esperienza), presto ve ne parlerò in un articolo esclusivo.
COME ARRIVARE
da Lisbona
Altre tappe da fare in Alentejo
Costa Vicentina
Évora (ve ne parlerò tra qualche giorno)
VOLETE ALTRI CONSIGLI SU GITE FUORI PORTA DA LISBONA? Leggete QUI