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Listopia II - La vendetta: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#221-240)

Creato il 11 maggio 2015 da La Stamberga Dei Lettori

L'avevate amata. L'avevate richiesta a gran voce. Finalmente, dopo mesi di assenza, torna la versione riveduta e corretta di Listopia. I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita. Tranquilli, non vi riproporremo con gli aggiornamenti i cinquanta appuntamenti della vecchia versione, datata 2006, ma solo le aggiunte apportate e mantenute fino all'ultima, quella del 2012, che - vi anticipiamo - non si limitano a libri usciti dopo il 2005 ma rivoluzionano un po' anche le liste dei secoli precedenti.
Anche stavolta, forse più che mai, la vostra granitica certezza di aver letto di tutto ne uscirà scalfita e sanguinante: cimentatevi con noi a spuntare i libri già letti e a insultare quelli la cui presenza nella lista è assolutamente immeritata!


221. The New World - Heruy Wolde Selassie Blattengeta (1932) [Aggiunto nella lista 2008]


Listopia II - La vendetta: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#221-240)

222. The Forbidden Kingdom - Jan Jacob Slauerhoff (1932) [Aggiunto nella lista 2008]

Blending historical chronicle, fiction, and commentary, The Forbidden Kingdom brings together the seemingly unrelated lives of a twentieth-century ship's radio operator and the sixteenth-century Portuguese poet-in-exile Luis Camoes.
Jacob Slauerhoff draws his reader into a dazzling world of exoticism, betrayal, and exile, where past and present merge and the possibility of death is never far away.
Born in The Netherlands in 1898, upon graduating from university Jacob Slauerhoff signed up as a ship's surgeon with the Dutch East India Company. He was at sea throughout his life, voyaging to the Far East, Latin America, and Africa.


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223. Insaziabilità - Witkiewicz Stanislaw Ignacy (1930) [Aggiunto nella lista 2008]


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224. I Thought of Daisy - Edmund Wilson (1929) [Aggiunto nella lista 2008]

Originally published in 1929, I Thought of Daisy is the first of three novels by Edmund Wilson. Written while he was still balancing his ambitions as a novelist against a successful career in literary criticism, I Thought of Daisy marries Wilson's two vocations to create an unusual and revealing work of fiction.Daisy depicts the inner struggle of a young man who forsakes the bohemian world of Greenwich Village to seek his American ideal in the person of a chorus girl. Set in the 1920s, a vital period in Wilson's life, the novel is crowded with recognizable characters drawn from his contemporaries, particularly his colleague John Dos Passos and his lover Edna St. Vincent Millay.


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225. Retreat Without Song - Shahan Shahnour (1929) [Aggiunto nella lista 2008]

Bedros is a young Armenian working in Paris as a fashion photographer. His peaceful routine is disru[ted by Madam Jeanne and Lise. In love with the former and loved by the latter, Bedros must reconcile his Armenian background with his Parisian lifestyle.


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226. Gli insetti preferiscono le ortiche - Jun'ichiro Tanizaki (1928) [Aggiunto nella lista 2008]

Kanamé non ama e non ha mai amato la moglie Misako, eppure, nonostante non ci sia più niente tra loro l'uomo non riesce a prendere la decisione di separarsi da lei. Un romanzo dominato da una sottile inquietudine.


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227. La questione del sergente Grischa - Arnold Zweig (1927) [Aggiunto nella lista 2008]


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228. Sotto il sole di Satana - Georges Bernanos (1926) [Aggiunto nella lista 2008]

Mouchette Marothy, una ragazza comune, volgare eroina del piccolo mondo borghese e provinciale, è un'assassina, un'anima silenziosa, solitaria, glaciale, è il capolavoro del Diavolo. Nessuno sospetterebbe di lei, ma un povero prete di campagna, un rozzo vicario alquanto goffo e ignorante, a volte persino ridicolo, intuisce lo stato di peccato dell'anima della giovane e cerca invano di ricondurla al bene. Bernanos, in un romanzo che rivela le doti di uno dei più grandi scrittori della sua generazione, descrive l'eterna lotta interiore dell'anima, il dramma umano, la dolorosa necessità di scegliere tra bene e male, che ogni uomo deve affrontare in ogni istante dell'esistenza.


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229. Alberta and Jacob - Cora Sandel (1926) [Aggiunto nella lista 2008]

Hailed as a masterpiece on its British publication in 1962, this Modern Classic reissue should bring this magnificent novel to a new generation. Imaginative and intelligent, Alberta is a misfit trapped in a stiflingly provincial town in the far north of Norway whose only affinity is for her extrovert brother Jacob. Combining mastery of style and characterization with brilliant descriptive writing, this powerful story of a young woman's rebellion is universally regarded as one of the greatest novels to come from Scandinavia.


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230. Chaka Zulu - Thomas Mofolo (1925) [Aggiunto nella lista 2008]


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231. La maison de Claudine - Colette (1922) [Aggiunto nella lista 2008]

'La Maison de Claudine' raconte, par une suite de courtes scènes, la jeunesse de l'auteur à la campagne, dépeignant sa mère, son père et quelques-uns de ses animaux de compagnie. Ce roman est le récit autobiographique de l'enfance heureuse que vécut Colette.


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232. La foresta degli impiccati - Liviu Rebreanu (1922) [Aggiunto nella lista 2008]

Per i soldati romeni della Transilvania, fino al 1918 assoggettati all’impero degli Asburgo, il primo conflitto mondiale ebbe effetti profondamente laceranti. Soprattutto a partire dall’agosto 1916, quando la Romania scese in campo a fianco delle potenze dell’Intesa, di fatto costringendoli a combattere contro i propri connazionali. È questo retroterra a fare da scenario all’intenso romanzo del giornalista e scrittore romeno Liviu Rebreanu (1885-1944). La trama dell’opera è costruita intorno a un episodio tragico e realmente accaduto, e cioè la morte del fratello dello scrittore, ufficiale della duplice monarchia, impiccato dopo un fallito tentativo di diserzione.
Scritto nel 1922, "La foresta degli impiccati" è un romanzo intimo e psicologico, alieno all’enfasi granguignolesca di molti autori contemporanei. È lo specchio della crisi interiore e spirituale provocata tra le élite di un grande impero multietnico di fronte alla nascente consapevolezza irredentistica e nazionalistica. Sfuggire a questa consapevolezza, si chiede il giovane ufficiale, non rappresenta un tradimento rispetto alle proprie origini? O tradimento è solo rinnegare il giuramento di fedeltà a un esercito e al suo imperatore? La tensione si gioca quindi tra il senso del dovere del soldato, in forza all’esercito ungherese, e un sentimento di appartenenza che è “altro” rispetto alla divisa indossata. Il tutto sviluppato su un registro - ed è uno degli elementi che rende queste pagine apprezzabili ancora oggi - lontano dalla ridondanza e dalla retorica patriottarda che ogni “risorgimento” porta con sé. Quello di Rebreanu è il racconto della maturazione di un “io” nazionale radicato nella laboriosa e semplice ruralità delle popolazioni transilvane. Il tutto sorretto da un profondo afflato religioso: il giovane e spavaldo ufficiale, arruolatosi volontario per “giovanile baldanza”, giunge a una catarsi autodistruttiva in cui la religione (ortodossa), intesa anche nel suo valore storico e identitario, lo accompagna alla conquista di una nuova spiritualità.


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233. Storia di Cristo - Giovanni Papini (1921) [Aggiunto nella lista 2008]

"Sulla testimonianza dei Vangeli canonici, e, talora, di quelli apocrifi, narra dalla nascita all'ascensione la vita del Redentore per invocarne la grazia e la giustizia verso l'umanità corrotta: perché tutte le generazioni rifiutano e crocifiggono il Cristo, ma nessuna come questa è caduta tanto in basso. La "Storia di Cristo" è il libro magno della conversione di Papini; il bestemmiatore ha portato la sua violenza al servizio della fede; l'«uomo finito» ha fallito nella sua pretesa alla divinità, si è dichiarato vinto e disfatto; rinasce come apostolo della fede e la difende con tutti i suoi mezzi oratori. Dal punto di vista storico la "Storia di Cristo" rappresenta l'ultimo tentativo di difesa tradizionale contro l'anarchia morale contemporanea. È una difesa non ragionata, ma impetuosa e travolgente, una multiforme adesione al verbo di Cristo senza nessuno scrupolo di conformismo cattolico" (Raffaele De Grada, in Bompiani 1964: vol. II pag. 477).


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234. Nelle tempeste d'acciaio - Ernst Jünger (1920) [Aggiunto nella lista 2008]

Ernst Jünger partecipò alla Prima guerra mondiale con i gradi di sottotenente della Wehrmacht. Il suo comportamento in prima linea lo rese leggendario: ferito quattordici volte, ricevette numerosi riconoscimenti al valore, compreso il più alto, l'"Ordre pour le mérite". Portava sempre in tasca un taccuino su cui fissava con precisione gli avvenimenti. Da quelle note, in seguito all'insistenza del padre, si persuase a trarre un libro che avrebbe dovuto intitolarsi "Il rosso e il grigio", in omaggio all'amato Stendhal e ai colori mesti e uggiosi della guerra in trincea. Jünger preferì alla fine l'immagine tratta da un poema medioevale islandese. Oggetto di ambigui entusiasmi negli anni Venti e Trenta, le "Tempeste" appaiono oggi la più agghiacciante testimonianza sulla Grande guerra e l'espressione già perfetta della sovrumana capacità di osservazione di Jünger e della prosa fredda e cristallina che egli ha forgiato.


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235. Kristin figlia di Lavrans - Sigrid Undset (1920) [Aggiunto nella lista 2008]

Norvegia, XIV secolo. Unica figlia di un ricco e devoto possidente, Kristin viene promessa in sposa a quindici anni; durante un viaggio a Oslo si innamora però di Erlend, giovane affascinante dalla dubbia fama, e cede alla passione. Nonostante la ferma opposizione della famiglia, Kristin rompe il fidanzamento e sposa Erlend, per iniziare con lui il cammino verso l’età adulta. La vita travagliata della protagonista – il matrimonio, le nascite, i lutti, il rapporto con i figli, i tradimenti del marito, la solitudine e il convento – e la sua faticosa ma costante ricerca di Dio sono il fulcro di questo racconto, mentre sullo sfondo si staglia vivido e toccante l’affresco del Medioevo scandinavo, diviso tra le tradizioni pagane e l’affermarsi della nuova concezione cristiana dell’esistenza. Un’opera caratterizzata da uno sguardo positivo alla vita, che permette all’autrice di portare in scena il mondo in tutti i suoi aspetti: nulla dei personaggi viene censurato, e anche le loro ombre sono accettate come parte integrante del tutto. La Undset ci mostra quanto sia forte, tanto sul piano sociale quanto su quello privato, la carica umanizzante del cattolicesimo.


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236. La casa e il mondo - Rabindranath Tagore (1916) [Aggiunto nella lista 2008]

Poeta, prosatore, drammaturgo e filosofo indiano, dalla prosa elegante e dalla magica poesia, Tagore fu apprezzato in tutto il mondo e ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1913. Nei suoi scritti traspaiono il suo amore per la natura, e la sua aspirazione verso la fratellanza umana, che lo portò a cercare di conciliare e integrare oriente e occidente. Il romanzo "La casa e il mondo", scritto nel 1914, esprime appunto quest’aspirazione e il relativo e personale conflitto interno dell’autore al riguardo. Un libro dalla narrazione moderna, poetica, che si snoda attraverso ii racconti in prima persona dei tre protagonisti di un triangolo amoroso: Nikhil, dalle aspirazioni spirituali, Bimala, sua moglie, e Sandip, volto a perseguire il successo politico e il potere, sia per sé che per l’indipendenza del suo paese.


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237. Pallieter - Felix Timmermans (1916) [Aggiunto nella lista 2008]

Der lebensfrohe und naturverbundene Pallieter, über dessen Alter und bisheriges Leben der Leser nichts Genaueres erfährt, lebt auf einem kleinen Hof im Tal des Flüsschens Nethe zusammen mit seiner frommen Schwester Charlot, die ihm den Haushalt führt, sowie dem Pferd Beiaard, dem Hund Lubas und einigen anderen Tieren. Zu Pfingsten lernt Pallieter bei einem fröhlichen Kirmesfest Marieke kennen und verliebt sich auf den ersten Blick in sie. Er zeigt ihr die Schönheit der Natur und der Landschaft, mit der er sich in vollem Einklang fühlt. Da Marieke Pallieters Liebe erwidert, steht ihrer baldigen Hochzeit nichts im Wege. Nachdem zunächst noch einige andere Festebegangen und Pallieters Abschied vom Junggesellendasein gebührend begossen wurde, findet im Herbst das rauschende Hochzeitsfest statt. Während der ausgelassenen Feier schleicht sich das Brautpaar davon und tritt auf einem bereit liegenden, mit Speis und Trank beladenen Schiff seine Hochzeitsreise auf der Nethe an. Das grenzenlose Glück wird getrübt...


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238. Los de abajo - Mariano Azuela (1915) [Aggiunto nella lista 2008]


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239. Platero e io - Juan Ramón Jiménez (1914) [Aggiunto nella lista 2008]

Due sono i protagonisti di quest'opera, un'opera, come è stato detto, "bella senza abbellimenti", forse la più amata dagli spagnoli fra quelle di questo secolo: il poeta e il suo asino - anzi, l'asino e il poeta - e, come sfondo, il leggendario paesaggio dell'Andalusia. È un libro dolcissimo, pieno di colori e di luci; un'elegia leggera, che narra la storia dell'amicizia, della solidarietà fra l'uomo e l'animale, compagni di viaggi, scorrerie, ricordi, riflessioni; una favola, sì, ma come scrive Carlo Bo nella prefazione a questa sua incantevole traduzione, una "favola che si nutre soltanto e specialmente di realtà e di conoscenza dell'uomo, di cui l'asino Platero resta il simbolo per eccellenza, così vero, così rassicurante".


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240. I quaderni di Malte Laurids Brigge - Rainer Maria Rilke (1910) [Aggiunto nella lista 2008]

Un ignoto straniero con vocazione di poeta, Malte Laurids Brigge, danese, di famiglia nobile decaduta, arriva in un giorno della tarda estate a Parigi e si stabilisce nel Quartiere Latino. Questo è quasi tutto ci è concesso sapere, nell’ordine dei fatti. Quanto accade poi è l’espandersi di un’efflorescenza di immagini, fin dall’inizio inquietanti, poi sempre più minacciose, all’interno di una psiche. Ciò che il solitario flâneur cerca vagando per la città non è la vita pulsante, ma un «naufragio a Parigi». La prosa «si accende a intervalli, diventa incandescente, si spegne» (Zampa). Molte volte, percorrendo questi brevi blocchi di parole, abbiamo l’impressione di contemplare uno di quei cornicioni neri dietro cui il fuoco divampa e che rimangono per un tratto immobili, nel silenzio, prima che sopraggiunga, «il fragore tremendo». E l’opera di sottile, alchemica dissociazione che qui si compie vale a creare una nuova sostanza psichica, in attesa delle visite dell’Angelo.



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