Little miss America…la saga è finita?

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Abbiamo già parlato(qui) di Little Miss America, il concorso di bellezza per bambine, trasmesso in America (e su Real Time in Italia), e  abbiamo una buona notizia!

Finalmente qualcuno si è accorto che il programma in questione, che vedeva bambine piccolissime estremamente sessualizzate ammiccare e sculettare davanti a dei giudici, andava a sfruttare queste povere piccole, e così hanno deciso di dire basta e di fermare questa farsa!

Finalmente hanno detto stop a questa messinscena spacciata per concorso di bellezza, dove le bimbe, oltre a crescere con il falso mito dell’apparire, venivano costrette a delle fatiche che a malapena le modelle professioniste sostengono: ceretta, tinta e quant’altro.

Volete sapere quante sono state le bambine a partecipare a questo programma? Ben 3 milioni di età compresa fra i 3 e i 16 anni.

Anche se alcuni genitori non sono molto d’accordo come possiamo capire da questa frase detta da Heather Coke davanti le telecamere di Abc :”Sì, anch’io pensavo fosse una cifra folle. Ma alla fine la nostra Jayleigh ha vinto il primo premio a Sommervile: 1800 dollari. E sono cominciati a piovere i ricchissimi contratti. In fondo non è lo stesso con i bambini che sono allevati nel sogno del baseball?” a riguardo delle ingenti cifre che bisogna sostenere per mantenere le aspiranti Miss all’interno dello spettacolo…

Per fortuna non tutti la pensano così, e la protesta arriva niente po’ po’ di meno che da un’ex reginetta, Tanyth Carey, che nei panni di giornalista, denuncia questa follia in un libro: “Dove è finita la mia bambina? Come proteggere vostra figlia da una crescita prematura”. Tanyth inoltre denuncia anche la follia del mercato dei prodotti di bellezza che dal 2007 è raddoppiato nel segmento dagli 8 ai 12 anni. Sono prodotti che giocano già nel nome a sedurre le bambine. Swak sta per Sent with a kiss: spedito con un bacio. Trattamento per le labbra. Bcnu sta per Be seeing you: ci vediamo. Ombretto. E tutto è pronto per il prossimo boom: dice una ricerca del British Journal of Psychology che la metà delle bambine dai 3 ai 6 anni si sentono grasse. A 7 anni, nove su dieci giurano di voler dimagrire. E la metà delle bambine di 9 anni hanno già intrapreso una dieta. Sono davvero cose tristi da leggere, è incredibile come delle bambine così piccole vivano già in questo modo malsano la voglia di essere belle.

Sono comunque in tanti che denunciano questi mercati e questi programmi come per esempio l’ex attore bambino Paul Peterson il quale ha fondato un’associazione, ’A Minor Consideration’, con l’obiettivo di dire basta: “Non solo questi concorsi tolgono tempo ed energie: creano nelle bambine aspettative sessuali. Nutrendo l’industria del sesso di domani”. 

Purtroppo ci sono genitori che per i ricchissimi contratti sopra citati farebbero di tutto, come appunto far partecipare le proprie figlie a questi concorsi, guardando il programma si sente di bambine di 5 anni che ne hanno alle spalle numerosi. Molti riflettono i proprio sogni e desideri di fama nei figli, e poco gli importa se dovranno fare la ceretta o aggiustare le sopracciglia per vincere l’ambito titolo…  ”Un po’ di dolore per vincere un titolo?” certo! Perché no! Avere così fama e successo, perché la propria figliola è bella proprio come una Barbie!Perché far giocare le proprie figlie con le bambole, quando loro possono diventarlo !?Alla fine l’infanzia è una fase della vita sprecata…utlizziamola al meglio! Traiamone profitto…Questo mi sembra di leggere nelle menti di questi genitori, se così si possono chiamare, genitori che fanno crescere i propri figli nel mito dell’apparire, dove la bellezza viene vista come un passpartout!

Per fortuna c’è chi si lamenta, e riesce a bloccare questo business malato. 

Un piccolo passo per l’uomo…tanti ancora da farne per l’umanità!

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