C'mere. How'd you know I was here? I won't do anything, just tell me.
Era la seconda metà degli anni '90 e, come ho già spiegato in altre occasioni, io andavo alla ricerca spassionata di film coi criminali. Storie dure, cazzute... insomma, avevo una rota micidiale (ma quanto è anni '90 il temine "micidiale"?) causata da Le Iene e Pulp Fiction.
Quello che i miei giovani occhi videro era come una gemma grezza ma splendente. Un misto di amore e glacialità, un qualcosa che era sì coi criminali e gli omicidi ma era anche pieno di domande interiori, dramma familiare, difficili rapporti umani, scelte e confronti col passato. Ne rimasi affascinato, tutto sembrava così vero da farmi quasi paura, così reale. Una cosa molto diversa dalle esagerazioni pulp viste nei film di Quentin e di quelli che lo scimmiottavano.
Fu così, quindi, che James Gray creò, a soli 25 anni, il suo primo Mitico e fu così che iniziò la nostra amicizia.
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