Magazine Informazione regionale

Liutai prima blanditi poi dimenticati

Creato il 24 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

20130624-005820.jpg
Il temibile gigante senza occhi e senza mani all’ingresso del museo del violino

Vogliamo parlare di liuteria? Del museo del violino? Della cultura, legata o meno alla liuteria-vacca-da-mungere? Parliamone, però davvero e con chi lavora tutti i giorni ‘sul campo’ e non in officine più o meno filosofeggianti. Ricordo che alla presentazione dei risultati della ricerca commissionata da camera di commercio all’Universtià Cattolica c’era un giovane politico che andava in giro per la sala Maffei a dire che ‘a breve vi contatteremo per sentire le vostre idee, i problemi della liuteria, ecc…ecc…’
Prima l’onore dell’invito della fondazione mecenatesca, che ci ha mostrato (solo in parte, dopo i notabili cittadini ma prima del cittadino qualunque) il regalo preparato per noi, quello per cui dovremo sentirci eternamente grati e che ci ha risparmiato la fatica di pensare, suggerire, partecipare a tutta l’operazione.
Poi gli aspiranti prossimi amministratori che mostrano interesse per noi piccoli artigiani…Devono aver smarrito la rubrica degli indirizzi, da allora nessuno si è fatto mai sentire.
Le elezioni sono dietro l’angolo, quale argomento migliore della liuteria patrimonio immateriale dell’umanità, per (credere di) raccogliere più facilmente consensi?
A cremona (volutamente con iniziale minuscola, la città non merita niente di ‘maiuscolo’ da molto tempo) non esiste solo la liuteria, dando per scontato che la situazione generale presenta ben altre emergenze.
Se la vostra non è solo campagna elettorale permanente e volete parlare di liuteria e del museo del violino cominciate ad interpellare gli operatori del settore, tutti, non solo le associazioni di categoria o il consorzio (che rappresenta forse metà dei professionisti attivi sul territorio). In camera di commercio, pagando, potrete trovare l’elenco aggiornato delle ditte regolarmente iscritte.
O anche per voi vale il “tutti per uno, uno per tutti”, nel senso che uno pensa, decide, agisce e il gregge segue docile e grato il buon pastore?

Annamaria Menta


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog