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Liuteria, ma in che modo? Controlli veri? Marchio serio?

Creato il 08 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Gualtiero Nicolini (Anlai) meriterebbe maggiore ascolto. Di nuovo, in questo commento in cui risponde alla signora Claudia Cremonesi, che chiede se i diplomati della nuova scuola di liuteria saranno pronti a diventare liutai una volta usciti dalla scuola, l’esponente di punta dell’Anlai rispondendo ribadisce anche i punti più forti del suo programma, già manifestati più volte. Quando parla di controlli veri, l’Anlai diventa molto convincente, e così pure esprimendo la necessità di un marchio serio: che c’è di male se la liuteria venisse organizzata secondo regole tese a garantire la massima forza sul mercato? Urterebbe le varie associazioni, gruppi, consorzi, singoli, il variegato mondo che non si unisce in un progetto unitario. Forse qualcuno ritiene che la divisione se non il ciascuno per sé fa la forza.  

 

Cara Claudia
Non è ancora stabilito chiaramente ( almeno non è stato comunicato ) il “piano degli studi” , se vi saranno altri docenti oltre ai “soci” e tante altre notizie importanti che mi consentirebbero di rispondere seriamente alla tua domanda relativa alla Accademia e ai suoi “diplomati” anche se i dirigenti sostengono di non voler dare alcun titolo dopo i tre anni di corso ma…. mi tiri per i capelli. Ci sarebbe da chiedersi allora se anche la scuola ” ufficiale ” di liuteria con i suoi tre anni ( so che sono 5 ma molti allievi sono ammessi direttamente al terzo anno ) con le molte ore dedicate alle materie culturali in vista di un esame di maturità, per moltissimi inutile ed assurdo, con le “poche” ore di laboratorio sacrificate alle materie culturali ecc ecc , sia anch’essa in grado di sfornare ogni anno una ventina di allievi tutti in grado di fare davvero seriamente il liutaio. Un bravo liutaio si costruisce nel tempo, con l’impegno lo studio, la serietà , il confronto ecc, ecc . E torniamo quindi alle nostre idee ( Anlai ), alla necessità di una scuola di eccellenza e alla produzione seria che Cremona meriterebbe con un marchio serio, con controlli veri ecc ecc ecc con le tante cose che diciamo da tempo e che anche tu condividi ma che nessuno mette in pratica salvo poi stracciarsi le vesti ad ogni ciclico evento ” catastrofico ” .( un semplice articolo di Strad, un liutaio di punta scoperto mentre compra strumenti in bianco in Cina, una preside che non può avere la titolarità della scuola, l’ uscita di alcuni liutai dal Consorzio ecc ecc ecc .) e poi lasciare tutto come sta.


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