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Live Aid – Vari

Creato il 21 agosto 2012 da Maxscorda @MaxScorda

21 agosto 2012 Lascia un commento

Live Aid - gruppi
Il 13 Luglio 1985, io c’ero e c’ero coi miei diciassette anni, primo nella prima generazione d’adolescenti cresciuta coi videoclip.
Gia’ dal Natale precedente fummo sommersi in questa iniziativa, non innovativa s’intende ma non di meno importante per un decennio quello degli ’80, che poteva solo guardare al passato cercando occasioni simili.  A quell’eta’ anche non volendo, e’ inevitabile subire le influenze del mainstream e per quanto uno cerchi di restarne al di fuori, a certi eventi si rimane sensibili.
La giornata si consumo’ con spirito festoso, l’inizio concerto seguito con gli amici, poi a casa per cena e di nuovo a vedere, raccontare, commentare, a viverlo come solo con quegli anni si puo’ vivere un circo simile. E’ innegabile che la presenza di alcuni miti del tempo, nel mio caso Ultravox, Simple Minds e U2 ma non di meno Who, Black Sabbath e Led Zeppelin facesse si che ai miei occhi non si trattasse dell’incontro con quattro meteore della musica e anzi vi fosse ben altro oltre le mode del tempo.
In parte fu cosi’ ma il peccato di gioventu’ fu pensare che chi piaceva a me fosse fuori le logiche di mercato, forse costretti a mescolarsi a gente da classifica per una buona causa. Illuso. Prendiamo gli U2.
La loro esibizione si disse stratosferica e Bono un istrione carico di compassionevole umanita’, poi cresci e scopri che il tuo "eroe" ha palesemente costruito a tavolino cio’ che apparve estemporaneo e ha sfruttato un evento benefico per accrescere smisuratamente la propria fama.
Facile dirlo oggi ma in quel momento sembravano giganti e questo valeva per molte star presenti e servono occhi da adulto per rivalutare le motivazioni di chi a suo tempo invece non ci credette.
Ebbene la cosa piu’ divertente del rivedere 10 delle 16 ore di musica raccolte in questo quadruplo DVD e’ non tanto il recupero nostalgico ma il tirare le somme a quasi trenta anni di distanza.
Forse non si dovrebbero smontare i ricordi specialmente quelli piacevoli ma un po’ di ordine nel proprio passato non fa male, rammaricandosi semmai del fatto che l’evento fu una grande illusione, tutta la musica per come e’ proposta e’ venduta e’ una grande illusione.
Oggi sappiamo che poco, pochissimo del tanto raccolto ha aiutato chi ne aveva bisogno e la cronaca in merito e’ feroce e dolorosa, cosi’ come tante "belle anime" erano in realta’ "anime belle" ma almeno resta la musica e quella e’ li’, presente, a volte brillante, a volte divertente altre persino stupefacente e ne vale la pena, per la musica sempre.

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