Sembrava un copione già scritto, con Steven Gerrard, il capitano, il simbolo e il cuore della sponda rossa di Liverpool, che regalava al pubblico di Anfield la vittoria del primo Merseyside Derby stagionale grazie ad una punizione delle sue. Eppure, quando mancava meno di un minuto alla fine del recupero, Phil Jagielka, il capitano, il cuore e il condottiero dell’altra fazione di Liverpool, ha tirato fuori dal cilindro un colpo straordinario, rovinando così la festa al popolo Reds.
Questa è la trama di un Merseyside derby dominato dal Liverpool, che ha gestito il pallino del match per tutti i minuti regolamentari, ma che ha dovuto arrendersi al gran cuore di un Everton capace di riacciuffare una partita di sofferenza quando ormai sembrava tutto finito.
Grande rammarico per Brendan Rodgers, che ha buttato via non solo l’onore della supremazia cittadina, ma anche 2 punti importanti che allontanano ancora di più i Reds dalla testa della classifica. Continua invece la maledizione dell’Everton, che non vince un derby ad Anfield da 15 anni, e che ha mostrato nuovamente una pessima condizione atletica, nonchè diverse lacune dal punto di vista del gioco.
Brendan Rodgers decide di affidare il peso dell’attacco a Mario Balotelli, supportato dal trio Sterling, Lallana e Markovic. Roberto Martinez risponde con Lukaku davanti a Naismith, Mirallas e Besic e schiera a sorpresa il veterano Tony Hibbert, con Stones centrale insieme a Jagielka.
Sono i rossi di Liverpool a fare la partita in un primo tempo a ritmi forsennati. L’Everton fatica ad uscire dalla propria metà campo, perchè il centrocampo, guidato da un disastroso Gareth Barry non accompagna le ripartenze e non riesce a servire in maniera precisa un Lukaku troppo isolato. L’unica occasione per i Toffees la crea Baines, che ruba palla in area e cerca Lukaku a porta vuota; salva però Lovren con un gran intervento.
Discorso diverso per i padroni di casa, che sfruttando la velocità e la qualità dei propri uomini (Sterling e Lallana su tutti) sfiorano più volte il vantaggio. Balotelli si fa vedere con delle buone conclusioni dalla distanza, anche se liscia un tap-in di testa su un bel cross di Moreno. A tenere a galla i Toffees ci pensa Tim Howard che si fa trovare pronto sul colpo di testa di Lallana prima, e sulla conclusione ravvicinata di Sterling poi. I Reds recriminano anche per un fallo di mano di Barry all’interno dell’area, che avrebbe potuto scaturire un penalty.
Il secondo tempo riprende la falsa riga del primo. L’Everton si schiaccia sempre di più ed il Liverpool ne approfitta premendo sull’acceleratore. Al minuto 65, Balotelli si conquista un calcio di punizione dal limite dell’area. Vorrebbe tirarlo, ma se ne incarica Gerrard, che sforna una splendida punzione a giro; Howard è un po’ lento nell’intuire la traiettoria e la palla s’insacca, facendo esplodere Anfield (10° gol di Gerrard nei derby di Liverpool).
I Toffees provano a reagire, ma Lukaku si mangia il colpo di testa decisivo a due passi da Mignolet. E’ allora il Liverpool a riproporsi in attacco per cercare il gol del definitivo KO. Balotelli però non sfrutta l’assist dell’incontenibile Sterling e spara addosso alla traversa, con la complicità di Howard.
Sembra ormai tutti finito, con la standing ovation per Balotelli e con un Everton che ci prova solo con qualche imprecisa conclusione dalla distanza. Nel secondo dei tre minuti di recupero però, Jagielka raccoglie la respinta di Lovren e di prima intenzione scarica una bomba di controbalzo che s’insacca all’incrocio dei pali.
Il pubblico di Anfield rimane incredulo, sia per la bellezza del gol del n.6, sia per la proporzione della beffa subita dai Reds. Esultano i tifosi dell’Everton, che avevano ormai perso le speranze, dopo aver sofferto per 90 minuti. Non avevano fatto i conti con il grande cuore dei propri giocatori, in un altro splendido Merseyside derby.
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