Costruita nel 1948 da Luigi Cosenza e Marcello Canino, la palazzina che un tempo era conosciuta con il nome di Circolo della Stampa nella quale si tenevano convegni e dibattiti, è diventata per tutti la fantomatica Casina del Boschetto, punto di ritrovo di giovani ragazzi intenti a giocare a calcetto, sede per appuntamenti notturni e luogo di riparo per i senza tetto.
Ormai diventata un rudere fatiscente nel bel mezzo della Villa Comunale, la struttura è uno dei lavori architettonici del razionalismo del dopoguerra ma che è purtroppo tenuta in uno stato di degrado e totale abbandono che fa stringere il cuore a tutti quelli che l’hanno vista nei suoi anni d’oro.
Accedervi è facilissimo, basta attraversare il varco nell’inferriata e si è dentro. Buche enormi nel tetto, scritte, materassi sporchi ed escrementi sono in ogni angolo. Eppure dal terrazzo si gode di una vista meravigliosa.
I lavori di ristrutturazione sono tutti da rifare e semmai riprenderanno i costi lieviteranno alle stelle.
Periodicamente qualcuno lancia proposte ed idee per riportare in luce la struttura, ma per il momento restano solo chiacchiere.