All’UE va ricordato che il tributo locale sulle case venne istituito giustificandolo con i servizi forniti dagli enti locali di cui gli immobili godono. A questi servizi il tributo dovrebbe dunque essere correlato, così come è infatti in Europa, ove è generalmente corrisposto anche dagli inquilini, come risulta pure dal documento europeo in parola. La progressività si accorda solo con le imposte a carattere generale, che colpiscono i redditi comunque essi si siano formati e vengano investiti, a differenza dell’IMU e delle patrimoniali immobiliari in generale. Introdurre la progressività anche in quest’ultimo tipo di tributi, accanto per di più alla progressività dell’imposta personale sui redditi, significa puntare non all’equità ma all’esproprio surrettizio di chi ha investito in un settore piuttosto che in un altro”. fonte confedilizia 11 gennaio 2013