Maggie (Anne Hataway), seducente spirito libero refrattario a qualsiasi legame, trova pane per i suoi denti in Jamie Randall (Jake Gyllenall), giovane brillante che sfrutta il suo fascino inesorabile e quasi infallibile per farsi strada con le donne e nel mondo di tagliagole del commercio farmaceutico.
L'intensificarsi della loro relazione nel tempo li coglie impreparati, entrambi sorpresi di sentirsi sotto l'effetto della droga per antonomasia: l'amore.
Molte relazioni cominciano dall'amore e arrivano al sesso, questa si muove in direzione contraria, attribuendo al film un senso di imprevedibilità a partire dal racconto di una storia d'amore inconsueta.
Un film diretto da Edward Zwick, scritto da Charles Randolph, Edward Zwick, Marshall Herskovitz. Prodotto in Usa da Bedford Falls Productions, Fox 2000 Pictures, New Regency Pictures, Stuber Productions nel 2010. Durata: 112'.
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COMMENTO AL FILM DI LADY MACBETH
Stasera ho visto "Amore e altri rimedi" (titolo originale "Love and other drugs") diretto da Edward Zwick, con Anne Hathaway e Jake Gyllenhaal. Prima di tutto diciamo che forse la definizione "commedia romantica" non è inesatta ma sicuramente incompleta, mancherebbe "drammatica".L'avvio è in linea con il cliché della buona, vecchia commedia romantica scacciapensieri: lui, Jamie, ex studente rinunciatario di medicina, bello, carismatico, affascinante e programmaticamente affetto da sindrome di Peter Pan si fa licenziare in tronco (leggi sbattere fuori a calci) dal negozio di elettronica in cui lavora per, diciamo così, essere entrato un po' troppo in confidenza con la ragazza del proprietario. Grazie alle conoscenze del fratello, entra a far parte della squadra di informatori medico-scientifici (un branco di squali travestiti da esseri umani) di una delle maggiori case farmaceutiche degli USA. La carriera ingrana (siamo a metà anni '90, il Viagra è la novità del momento), grazie anche alle sue doti naturali di parlantina fluida, messe in campo con i medici (piccolo appunto: dicono tanto male del clima maschilista italiano, ma mi sa che anche in America non se la passano tanto bene: non si vede un medico donna a pagarla oro! non a caso gli sceneggiatori sono 3 maschi; le donne sono solo infermiere o segretarie, possibilmente sceme, solo un'executive, ovviamente stronza!) e di sex appeal che esercita su qualsiasi rappresentante del sesso femminile.Il cambio di registro si verifica quando il Nostro conosce Maggie, bella, disinibita, innamorata del sesso senza complicazioni; sembra tutto perfetto, tranne per un particolare: Maggie è affetta da Parkinson al primo stadio. La storia, inizialmente basata unicamente sui loro incontri sessuali dovunque e comunque, prende presto una piega diversa e Jamie e Maggie si ritrovano innamorati prima ancora di rendersene conto.Non svelerò di più della trama, la vita e la malattia richiederanno un pedaggio pesante, ma, forse, non insostenibile.L'argomento è tosto, non si discute, anzi lo ribadisco chiaramente a beneficio di tutte coloro che si aspettano una commedia leggera, ma viene affrontato dal regista con delicatezza e pudore, e questo aspetto costituisce, secondo me, il valore aggiunto del film e la ragione per cui consiglierei di non perderlo. Non mancano i momenti commoventi, senza però mai spingere troppo sul pedale del facile sentimentalismo, del pietismo e dei luoghi comuni (l'Amore che vince tutto, ecc). Dialoghi tirati a lucido, con almeno una battuta sulla malattia irriverente ma memorabile.
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