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Lo Chef consiglia: “La Bottega dei suicidi” (2012)

Creato il 09 luglio 2015 da Cinetvrecensioni

Nuovo appuntamento con la rubrica “Lo Chef Consiglia” di CineTv, questa volta parliamo di un film d’animazione non pubblicizzato come avrebbe meritato, anche per via delle restrizioni in base all’età. “Contro la crisi e il caro vita, scegli una dolce dipartita” È questo il motto della bottega dei suicidi dell’omonimo film d’animazione francese del 2012. Un gioellino confezionato per un pubblico selezionato (non certo bambini direi), ma che a discapito del nome e delle tematiche è uno inno alla vita. image

Ecco i dati del film:
Anno: 2012;
Regista: Patrice Leconte;
Doppiatori ita: Pino Insegno, Fiamma Izzo, Luca Baldini;
Durata: 85 min.

In un sobborgo cittadino cupo e triste, dove in molti non riescono a vivere la propria solitaria e deludente vita, si trova una bottega a gestione familiare dedicata agli aspiranti suicida. A portare avanti la bottega è la famiglia Tuvache, la quale comincerà ad avere difficoltà negli affari alla nascita del terzogenito Alan, bambino sorridente e gioioso, in totale contrapposizione con gli ideali della bottega. Il piccolo Alan infatti, rendendosi conto della tristezza e della fragilità che attanaglia le persone che si rivolgono alla bottega della sua famiglia, farà di tutto per invertire la rotta e regalare un motivo di speranza a chi ormai non ne ha più.

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Questa pellicola è assolutamente da non perdere e i motivi che mi inducono a consigliarvela sono parecchi. L’animazione è fantastica, scordatevi le animazioni iper-realistiche della Pixar (fantastiche), qui ci troviamo dinanzi all’animazione tradizionale in due dimensioni, sfruttata benissimo la contrapposizione tra il mondo cupo e la bottega colorata e vivace per rendere appetibile l’ultimo letale acquisto (che sia veleno o una corda o addirittura una spada).
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Le canzoni (si ci sono) sono adatte e orecchiabili e sono inerenti alla trama. I personaggi, infine, molto burtoniani sono eccezionali. Il signor Tuvache è l’emblema del film, dapprima spietato venditore di articoli letali sarà sottoposto a diversi cambiamenti, dettati anche dall’influenza del piccolo Alan. Personaggio che rende benissimo nella versione italiana anche perché doppiato da un bravissimo Pino Insegno. Che dire di più su questo piccolo gioiello del genere d’animazione dopo tutti questi aspetti positivi. Lati negativi per me ce ne sono davvero pochi, la sceneggiatura a tratti sembra essere debole, ma non si può chiedere sempre la perfezione. Se state cercando un film d’animazione da vedere con la famiglia al completo puntate su Up, Madagascar e compagnia cantando. Ma se state cercando un piccolo capolavoro per palati fini, allora lasciatevi trasportare nella bottega dei Tuvache, state attenti però…

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