Il termine non propriamente elogiativo crucco con cui, specie nel Nord Italia, vengono indicati i tedeschi ha un’origine che risale alla Prima Guerra Mondiale: i prigionieri di nazionalità croata e slovena dell’Impero Austro-Ungarico catturati dall’esercito italiano chiedevano continuamente ai loro carcerieri il pane, kruh in lingua croata e slovena, e da allora la parola deformata cruco o crucco fu utilizzata per definire estensivamente gli austriaci. In un secondo tempo crucco divenne il vocabolo che durante il secondo conflitto mondiale i soldati del Corpo di Spedizione Italiano in Russia e dell’Armata Italiana in Russia usavano con disprezzo verso i colleghi tedeschi nella terribile Campagna di Russia iniziata nel 1941. Lo stesso vocabolo fu adoperato dai partigiani italiani con maggior spregio nei confronti dei soldati tedeschi, ormai nemici.
L’italiano crucco non è l’unico esempio di parola dispregiativa rivolta alla popolazione tedesca, anche i francesi hanno un termine del genere, boche [1], così pure gli inglesi, kraut [2], gli americani e i canadesi, Heinie [3], gli olandesi, Mof [4], gli svizzeri, Gummihals [5].
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_terms_used_for_Germans#Boche_.28offensive.29