Il luppolo selvatico si trova comunemente in natura, di solito lungo i fossi, o ai margini dei terreni coltivati. In primavera si possono raccogliere gli apici vegetativi della pianta. Sono commestibili e si possono usare in cucina per piatti dal sapore delicato. La raccolta non è semplicissima, perché spesso il luppolo selvatico si mescola e si arrampica ad altri cespugli. Gli apici non devono ancora essere aperti, cioè devono avere le foglie piccole e avvolte su se stesse. Si raccolgono dei rametti lunghi max 15-20 cm tenendoli ordinati, a mazzetti, tutti con l’apice nella stessa direzione come per gli asparagi. Quest’operazione tornerà utile durante la pulitura e successiva cottura.
I germogli del luppolo sono ipocalorici e hanno proprietà tonificanti, rinfrescanti, diuretiche e lassative. Sono considerati anche purificatori del sangue, stimolanti delle funzioni epatiche e sedativi. Combattono la cellulite, purché cucinati con pochi grassi.