Lo sapevi che.?
Tra tutti i monumenti e le meraviglie della nostra città, che hanno vinto contro il tempo perchè negli anni se ne narrassero le leggende, le catacombe di Siracusa sono l’elemento più affascinante.
Si tratta di aree cimiteriali sotterranee appartenenti all’età antica e seconde per grandezzza solo alle catacombe di Roma. A Siracusa vennero costruite diverse Catacombe, ed ad ognuna di esse appartiene una storia da cui ne derivò il nome.
Le più estese, le più complesse e soprattutto le più misteriose sono le catacombe di Santa Lucia. Da sempre, attorno a questi luoghi funerari, aleggiano storie inquietanti tramandate nei secoli, di cui non si ebbe mai nessuna certezza…ed è forse per questo, per l’aria macabra e misteriosa, per l’idea di un qualcosa che forse non è mai esistito ma che tuttavia continua ad essere narrato,che il mito delle catacombe non smetterà mai di affascinare.
Chiunque abbia attraversato queste cripte sotterranee non può negare di aver sentito un brivido camminando tra le mura in cui l’imperatore Diocleziano fece bruciare viva Santa Lucia al tempo delle persecuzioni cristiane. Qui furono torturati e uccisi tutti i cittadini cristiani residenti a Siracusa,i cui resti possono essere tuttora rinvenuti nel settore D delle Catacombe, da sempre chiuso ai visitatori. E qui,si narra, che per anni, tra i corridoi delle catacombe, riecheggiarono le urla di strazio e di dolore delle migliaia di vittime del dispotico Diocleziano, che i fantasmi di questi innocenti si aggirassero terrorizzando gli ignari visitatori del luogo.
Probabilmente è per questo che le Catacombe di Santa Lucia vennero chiuse al pubblico per oltre 50 anni. I più scettici affermano semplicemente che la chiusura sia stata dovuta all’instabilità di alcune caverne sotterranee, che sarebbero quindi risultate pericolose per gli esploratori.
Vi è inoltre un’altra, forse infondata, leggenda secondo la quale un insegnante e la sua intera scolaresca siano scomparsi tra le mura funerarie delle Catacombe, senza mai essere ritrovati. Essi, forse per errore o forse per ingenuità, si avventurarono nelle zone fino ad allora inesplorate e da lì non riuscirono più a fare ritorno.
Nonostante vennero a lungo cercati, non ci fu nessuna traccia della scolaresca…come se fosse scomparsa nel nulla, come se non fosse mai esistita. C’è chi giura di aver sentito successivamente rumori sospetti, simili al pianto dei bambini, a delle grida di aiuto, c’è chi tuttora continua a parlarne convinto che non si tratti solo di una leggenda ma di una macabra realtà. E c’è chi sfata ogni traccia di questo mistero sostenendo invece che si tratti solo del rumore della fogna o di un ruscello sotterraneo.
Chissà, forse l’unico modo per abbandonare ogni dubbio che giunge da storie dalle mille versioni, da leggende metropilitane a cui non si sa se credere o no, è avventurarsi di persona in quei luoghi, avvertirne il silenzio e poi tutti i suoni dentro ad esso. Percepire quelle urla mai placate o lo scorrere del corso di un ruscello, la paura di fare una visita senza ritorno o, più semplicemente, l’emozione di esplorare anche con la fantasia uno dei luoghi più ricchi di storia di Siracusa.
Per gli amanti del mistero e non, le Catacombe sono state riaperte da qualche anno ai visitatori, i quali, senza dubbio, dopo aver appreso tutte le storie legate a questi luoghi, ci penseranno due volte prima di cimentarsi nel ruolo di temerari esploratori!
Roberta di Maria