Lo sapevi che..? L’incredibile viaggio alla scoperta delle relique di Santa Lucia

La nostra Santa patrona è tornata in patria e il grido ‘SARAUSANA JE!‘ ha riempito di nuovo d’orgoglio i devoti, nonostante la visita troppo breve.

La reliquia di Santa Lucia fa parte del patrimonio sottratto in passato al territorio siracusano e questo è, ancora oggi, motivo di amarezza per i concittadini. La storia della vita di Santa Lucia è nota, ma non tutti sanno che quella della reliquia è una vera e propria epopea, fatta di viaggi, furti e traslochi. Ma andiamo con ordine: Lucia muore nel 304 d.c. e la sua tomba diventa un altare, popolare oggetto di culto per tutti i Cristiani di Sicilia. La reliquia resta a Siracusa per 800 anni; al ritorno dei bizantini (nel 1038) le sue spoglie vegono sottratte dal generale greco Maniace (lo stesso a cui è dedicato il castello sulla punta di Ortigia) e trasportate a Costantinopoli, come dono per la regina Teodora. Nel 1204, durante la Quarta Crociata, il corpo viene sottratto e portato a Venezia, città in cui ancora adesso trova dimora. A Venezia, tuttavia, la reliquia non ha avuto vita facile: essendo la città in quel periodo in forte espansione urbanistica, il corpo non ha potuto trovare pace, essendo stato trasportato più volte di Chiesa in Chiesa. Non sono mancati in queste occasioni atti deturpanti: furono trafugati infatti alcuni ornamenti della salma, come un bracciale (nel 1867) e la corona (nel 1945.) Ma l’evento più clamoroso fu il trafugamento della salma il 7 Novembre 1981; i delinquenti chiesero un’ingente somma di denaro in cambio di essa, ma fortunatamente la salma venne ritrovata dagli agenti e riportata nella sua attuale sede, la Chiesa di San Geremia. Dopo questo lungo e impegnativo viaggio degno di Ulisse, Siracusa è riuscita ad accaparrare solo qualche parte della salma, ma purtroppo non è l’unica: sono molte le città europee che possono vantare tale privilegio, dal Portogallo al Belgio. Come Ulisse viaggiò per anni in balia dei mari del Mediterraneo, così anche la Santa in balia dei popoli, e come Penelope anche noi siracusani attendiamo il suo ritorno a casa, perchè non dimentichiamolo: SARAUSANA JE’!