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Lo scandalo Datagate si estende all’Italia

Creato il 24 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
datagate

Photo credit: Skley / Foter / CC BY-ND

Lo scandalo Datagate ha ormai decisamente superato i confini degli Stati Uniti e si è esteso come una piaga dilagando anche in Europa, visto che è notizia di pochi giorni fa la rivelazione di Le Monde di un meccanismo di spionaggio che avrebbe intercettato milioni di cittadini francesi al telefono, e oggi John Kerry, segretario di Stato americano, è in visita in Italia, e nel colloquio con Letta ed Alfano vi è stata, com’è ovvio, una richiesta di chiarimento.

“Dovete fare chiarezza”: così aveva tuonato Alfano, e anche il Copasir e il Garante della Privacy avevano interrogato il governo sul caso. Oggi, il confronto è durato un’ora e mezza, e Letta ha dichiarato di aver voluto “verificare la veridicità delle indiscrezioni”, e di avere ricevuto un atteggiamento collaborativo dall’altra parte.

Altra parte che, attraverso la bocca ufficiale di James Clapper, direttore della National Intelligence americana, aveva già definito le rivelazioni di Le Monde “imprecise e fuorvianti”, bollando l’indiscrezione come completamente falsa, facendo anche leva sulla duratura amicizia che lega gli Stati Uniti alla Francia.

Anche il nostro Parlamento si è sorprendentemente attivato, attraverso un incontro previsto per fine settimana tra Piero Grasso e i vertici dell’FBI, e con le dichiarazioni di alcuni parlamentari, tra i quali spicca Claudio Fava (membro del Copasir e deputato di SEL), che accusa addirittura una compiacenza dei servizi segreti italiani. Il Garante della Privacy di cui si diceva ha invitato a “predisporre efficaci strumenti di protezione dei dati personali”, oltre a chiedere perentoriamente al governo di far luce una volta per tutte su questa faccenda, se cioè effettivamente è esistito o esiste un meccanismo di spionaggio diffuso sulle telefonate in Italia da parte degli Stati Uniti: “il governo accerti se la raccolta, l’utilizzo e la conservazione di informazioni relative alle comunicazioni telefoniche e telematiche abbia coinvolto anche i cittadini italiani”.

E lo scandalo Datagate colpisce così tanto che non manca neppure una voce proveniente dal passato: Massimo d’Alema, che fu anche presidente del Copasir, sostiene che “l’Italia non ha mai concesso agli USA di intercettare cittadini italiani”. Secondo lui “siamo un paese sovrano”.


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