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Lo scandalo di Misano. Lo spettacolo non deve continuare.

Da Laperonza

shoya-tomizawa.jpgIl motociclismo è uno sport pericoloso. Lo è sempre stato. Chi sceglie di correre sopra una moto da competizione accetta più o meno intrinsecamente il rischio della propria vita. Ma vedere un ragazzo di diciannove anni perdere la vita in sella ad una moto fa davvero male. E’ un incidente, una beffa del destino, una cosa che, seppure con tutte le misure di sicurezza che il motociclismo moderno adotta e che hanno ridotto notevolissimamente l’accadimento di fatti luttuosi, può ancora capitare. Ma non si può accettare, non si deve accettare, non è minimamente concepibile che un ragazzo di diciannove anni muoia steso sull’asfalto e tutto prosegua quasi come se nulla fosse accaduto. Lo show deve andare avanti è un principio che non si può più accettare. Lo show, di fronte alla perdita di una vita umana, della vita di un ragazzo, poco più che un bambino, non deve continuare. Lo show va fermato. Quello che è accaduto oggi a Misano è indegno. E’ vergognoso. Contraddice il significato recondito del termine sport. La vita umana va rispettata, sempre, anche in barba agli sponsor e ai diritti televisivi. Basta con questo schifo. Vergogna!

Luca Craia

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