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Lo “Scetticismo” nell’Arte?….No,Grazie!!!

Creato il 20 ottobre 2012 da Ignorante

TESTATACome  buon padre non lascio mai orfane le   ipotesi concepite ; riguardo il mio dossier “L’ultima cena” di Leonardo: San Giovanni o La Maddalena?….solo SATIRA che in pratica illustrava le teorie di Dario Fo circa il fatto che ne L’ultima cena”   di Leonardo, lo stesso  avrebbe rappresentato non l’apostolo Giovanni ma  La Maddalena ,che sempre secondo il premio Nobel sarebbe stata moglie o discepola prediletta di Gesù, ipotesi contrastata da scettici che accusano il premio Nobel di aver aderito a teorie esoteriche… Pochi giorni fa su tutti i giornali più importanti e’ stata pubblicata la notizia che una studiosa di Harvard, Karen King ha ritrovato un papiro di quattro centimetri per otto, con otto righe di scrittura in copto sahidico (un dialetto dell’Egitto meridionale), dove si fa riferimento al fatto che Gesù fosse sposato, precisamente questa frase: “Gesù disse loro:   ‘Mia moglie…‘ .è ovvio che da qui è impossibile

sostenere che Leonardo da Vinci avesse aderito a queste teorie cioè che Gesù fosse sposato e   rappresentato tutto ciò nel  famoso quadro ma è scientificamente smentito il fatto che tali ipotesi   siano il frutto di leggende metropolitane,  ovvero il  fatto che Gesù fosse sposato   come dimostrato dal papiro oltre al fatto che  in altre Vangeli apocrifi si fa riferimento chiaramente alla Maddalena o Maria come moglie o come discepolo dello stesso era oggetto di dibattito proprio nelle prime comunità   cristiane e non da sette segrete alchimisti e varie  …. Da segnalare che non c’è stata nessun  passo indietro degli scettici riguardo l’esoterismo  delle teorie del Fo’ che a questo punto diventano sempre più interessanti, del resto anch’io nel mio dossier indicato sopra non ero tanto d’accordo alle teorie del Premio Nobel , ma adesso alla luce di questi nuovi ritrovamenti ,mi sembra interessante collegare il sacro   femminino ad alcuni movimenti letterari italiani che a prima vista sembrerebbero avere un’idea concettuale simile  , sarà una bella ma lunga avventura che  spero porti risultati che mi aiutino a capire alcuni aspetti storici  della nostra Italia. Nell’attesa cerchiamo di smontare alcuni caposaldi scettici  ovvero dossier che circolano in Internet  da svariati anni , considerati da molti come  icone modelli che provano in modo scientifico le bufale degli ufologi nel cercare, in alcuni quadri medievali , avvistamenti ufo

Premessa: questo articolo non vuole assolutamente denigrare il prestigio dell’autore del dossier che contrasta l’ipotesi di ufo nei quadri medievali ma bensì valutare e criticare le sue ipotesi nel modo, ovvero come siano state costruite, per l’illogicità di come sono nate , pertanto non ho scritto come mia abitudine il suo nome ,in quanto non  è necessario valutare chi è   ma appunto le sue idee. Copiando alcuni pezzi del dossier non voglio assolutamente farmi pubblicità ma mi è necessario per poter far capire a chi mi legge di cosa sto parlando: se l’autore del dossier che peraltro ha utilizzato un metodo simile nel contrastare l’ipotesi ufo è contrario alla pubblicizzazione di alcuna parte il suo dossier ,lo faccia presente segnalandolo nella specifica sezione del mio blog :”segnalazioni di abuso” ,provvederò a rimuovere il tutto.

Vi prego prima di leggere l’articolo, sempre che non l’abbiate   fatto, di consultare il dossier dello scettico autore peraltro molto conosciuto  andando su questo indirizzo http://www.sprezzatura.it/Arte/Arte_UFO.htm (NON HO creato un collegamento perche’ cio’ potrebbe offendere l’autore)poi  sempre che ne abbiate voglia  tornate su queste pagine e fate un’attenta valutazione ciò che è scritto, è ovvio si può fare anche il contrario ovvero leggere prima queste pagine per poi recarsi sul sito dello scettico ma il risultato   non cambia…

entriamo nel vivo della discussione:

E mia personale opinione che sia i dossier pro  ufo nei quadri medievali e quelli contro sono illogici,

infatti e ’assurdo poter ipotizzare che la presenza  di un avvistamento ufo in un quadro possa essere considerata come prova che certifica scientificamente l’esistenza   degli stessi, così come ipotizzare che nel quadro non esiste nessuno avvistamento ufo  possa provare scientificamente che gli ufo non esistano.  Alla base di questo grossolano errore c’e’la mancata spiegazione o motivo per cui si ricerca un avvistamento ufo in un quadro medievale. In realtà la ricerca di  avvistamenti ha un ben preciso e logico   motivo: è risaputa la diatriba fra coloro che sostengono che il fenomeno ufo sia nato dopo il 1947 grazie ad un uomo d’affari statunitense, Kenneth Arnold, e gli  ufologi  che sostengono che in realtà il fenomeno è sempre esistito; converrete con me   che e’ di vitale importanza avere qualche prova di avvistamento ufo nel passato, la presenza di un ufo in un quadro medievale proverebbe  la validita’ di quanto affermato dagli ufologi, potér smontare cioè provare che in realtà in nessun quadro esiste avvistamento ufo significherebbe provare con certezza che il fenomeno ufo è una moda passeggera   iniziata nel dopoguerra , il fatto che gli ufo si sarebbero materializzati solo in un periodo storico svilupperebbe leciti   dubbi circa l’esistenza stessa del fenomeno. Ed ecco il reale motivo di questo accanimento contro coloro che vedono di ufo nei quadri. Ma gli scettici hanno poca curiosità infatti basta  consultare documenti storici certi in cui vengono descritti episodi identici  alle descrizioni moderne fatte da testimoni di avvistamenti ufo, ci sono addirittura delle fotografie antecedenti al 1943   fatte da osservatori astronomici dove sono presenti oggetti non spiegabili scientificamente in ogni caso per curiosità leggere l’articolo http://www.emilioacunzo.it/index.php/la-storia-degli-ufo/  , usando la logica si potrebbe sostenere che in realtà il fenomeno degli avvistamenti ufo è sempre esistito solo è cambiato il modo di percepire gli stessi è facile che gli antichi associassero tali avvistamenti a eventi sovrannaturali legati alla religione o superstizione è altrettanto facile   sostenere che più aumentavano le conoscenze e le tecnologie umane più   si collegava il fenomeno   alla presenza di extraterrestri, e’ da  notare come l’ufologia si diversifica dalle altre pseudoscienze in quanto quest’ultime man mano che aumentano le conoscenze umane perdono di credibilità ,in vero la  ricerca ufologica aumenta di credibilità con l’aumentare delle conoscenze, quindi la ricerca ufo nei quadri rappresenta un qualcosa in più è decisamente ardua d’affrontare. Difficile che un pittore medievale potesse avere la percezione di un avvistamento ufo e soprattutto è difficile pensare che egli abbia rappresentato in maniera evidente ovvero non nascosto, un ufo, visto che il principale committente dei quadri era la chiesa che spesso associava questi fenomeni a rivelazioni del maligno.

Sono d’accordo che sono molte   le bufale riguardo ipotesi di avvistamenti ufo rappresentati nei quadri  , ma ciò  non dovrebbe essere di scandalo per lo scettico per il fatto stesso che quando si fa una ricerca spesso  s’incorre in errori proprio perché la passione e la convinzione spesso ci fanno vedere cose che  in realtà non esistono, del resto non bisogna sempre considerare in malafede chi fa questi errori e poi mi sembra strano che un ufologo non possa sbagliare oppure  considerare  scandaloso  un suo errore considerando che le maggiori bufale si sono perpetrate  proprio  nel mondo degli storici dell’arte   categoria a cui appartiene  proprio lo scettico …..cioe’  lo scettico  si scandalizza degli errori di   ufologi che tutto sommato sono degli profani dell’arte e non accenna minimamente agli errori fatti da persone che  dovrebbero essere esperti del settore…….si ricorderà nel 1984 della bufala delle false di teste  del Modigliani precisamente dei critici d’arte che  si affollarono davanti al Museo di Villa Maria, impazienti di ammirare gli straordinari ritrovamenti. I grandi maestri della critica italiana, applaudirono l’impresa.   Cesare Brandi   “Corriere della Sera. “: “Sono di Modigliani. Hanno una luce interiore come una veilleuse… in quelle scabre pietre c’ è l’ annunzio, c’ è la presenza” Lo scultore Pietro Cascella disse di provare una grande emozione “come quando un naufrago mette il messaggio nella bottiglia”. Carlo Ludovico Ragghianti assicuro’ che si tratta di “opere fondamentali per Modigliani e per la scultura moderna

La vera chicca  e’ tratta  da un libro avallato da  esperti di fama mondiale.: “Due Pietre Ritrovate di Amedeo Modigliani”, del fratello della Durbè colei che aveva scoperto le false teste :  “Poche parole per descrivere un episodio e delle emozioni che avrebbero richiesto lo spazio di un intero libro. Mi sono sentito vicino a Modigliani, come se quella pietra avesse il potere di metterci in un contatto fisico e annullare i settantacinque anni che separavano il gesto amaro di lui dalla gloria del nostro ritrovamento”.

Solo che piu’ tardi si scopri che quelle teste furono realizzate da tre ragazzi con un trapano e le altre due sculture furono opera di un tale Angelo Froglia, ventinovenne, lavoratore portuale, discreto artista che spiego’ cosi’il motivo dello scherzo : “Volevo semplicemente far sapere come nel mondo dell’arte l’effetto dei mass media e dei cosiddetti esperti possa portare a prendere grossissimi granchi”.

Quanto sopra mi serve per introdurre ……. Una bufala facile facile descritta nello scettico dossier :

Consideriamo la specie di quadro sotto

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Secondo quanto elencato e descritto nel dossier scettico (e cio e’ logicamente vero) il quadro sopra fu interpretato da noti e meno noti ufologi come una rappresentazione di un avvistamento ufo da parte di un crociato

in realtà è stato estrapolato da questo quadro :

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dove giustamente si evince che uno dei re Magi   indica la stella della Natività.

Cosi’ Parlo il dossier:”Matthew Hurley, autore del sito Ufoartwork.com descrive questo personaggio come un crociato (crusader) e afferma che l’immagine sarebbe tratta dagli Annales Laurissenses, ovvero gli Annales Regni Francorum. Il fatto narrato sarebbe l’avvistamento di un UFO nell’anno 776, durante l’assedio del castello di Sigiburg nel regno dei Franchi (oggi in Germania). La stessa immagine è stata ripresa in moltissimi altri siti di argomento ufologico, e di recente è comparsa anche in un articolo di Daniela Giordano intitolato Do UFOs exists in the History of Arts?

Continua;

A parte il fatto che è molto difficile che nel 776 potessero esistere dei Crociati, la prima crociata infatti venne indetta nel 1095, questa immagine moderna è stata tratta da un particolare del pannello frontale dell Altare di Mosoll, una tavola in legno dipinta con rilievi in stucco del XIII secolo (esposta al Museo Nacional de Arte de Cataluña di Barcellona) che raffigura di uno dei Re Magi mentre indica la stella della Natività.

Basta così? calma e gesso:

dovremmo ancora una volta domandarci in una maniera imparziale se un  ufologo famoso creerebbe un tarocco sapendo che in giro ci sono tanti scettici pronti a screditare queste ipotesi, cioè rischiando di fare brutta figura

probabile invece considerare   gli ufologi che hanno pubblicato in maniera superficiale tale quadro ,degli ingenui che abbiano abboccato all’amo o siano caduti in una trappola di qualcuno che aveva intenzione di fregarli…. vittima della loro stessa passione o convinzione esagerata   che   porta a vedere cose che non sono reali, del resto  una cosa simile successa a tutti quei artisti  ed intellettuali nel mondo dell’arte sopra indicati riguardo la beffa delle teste di Modigliani (forse adesso ha senso completo  quanto scritto su in merito alla stessa) dovrebbero cioè chiedersi ,sia scettici che ufologi  o altri ,chi  e’ che crea questi tarocchi precisamente   condannare tutti coloro che creano o esaltano il creare questi falsi ,non solo in ambito artistico, proprio  per il bene della conoscenza ovvero per non inquinare la ricerca o semplicemente concedere a tutti possibilità di un’imparziale e reale conoscenza sulla materia.

Oltre a quella descritta precedentemente, mi soffermero’ su due delle tante ”descrizioni di Bufale “dello scettico ,dove sono maggiormente evidenti la corrente filosofica o convinzione  su cui si poggiano le sue contro ipotesi ufo

prendiamo in considerazione la prima bufala Ufo    cioè

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Questo dipinto  risale probabilmente  al 1428 anche se qualcuno sostiene il 1423, prima opera nata dalla collaborazione tra i due artisti, Masaccio, soprannome di Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai   e Tommaso di Cristoforo Fini, noto come Masolino da Panicale : Per alcuni la pala fu interamente commissionata da papa Martino V a Masolino, che poi ne delegò una parte al suo assistente; secondo altri fu commissionata a Masaccio, il quale disegnò il complesso, per poi venire completata in larga parte da Masolino dopo la sua morte.

Il pannello mostra l’evento miracoloso legato alla fondazione della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Precisamente è raffigurato Papa Liberio in primo piano mentre con una zappa traccia il solco delle fondazioni della basilica, della quale si nota l’abside disegnata a terra dalla neve. Secondo Giorgio Vasari pittore, architetto e storico dell’arte italiana, che vide il dipinto verso la metà del XVI secolo insieme a Michelangelo, questo sarebbe il ritratto in realtà di Martino V,  che avrebbe commissionato l’opera,  con accanto l’imperatore Sigismondo.

Questo evento e’ descritto   dal frate Bartolomeo da Trento nella prima metà del XIII secolo nel “Liber epilogorum in gesta sanctorum” : in poche parole una coppia di anziani desiderosi di impiegare il proprio patrimonio per realizzare un’opera al fine di ringraziare la Madonna   pregavano la stessa per indicare cosa e dove avrebbero realizzato in suo onore, la Madonna mossa a pietà   venne in sonno ad entrambi dicendogli che la mattina dopo avrebbero trovato un manto nevoso ad indicare il posto in cui sarebbe dovuta sorgere una chiesa in onore della stessa, la mattina dopo   quella del 5 agosto 352 i due anziani videro con meraviglia che ciò che la Madonna aveva promesso si era verificato, desiderosi di realizzare ciò che era stato indicato dalla Madonna si recarono da papa Liborio raccontandogli cosa essi avessero sognato la sorpresa fu che il Papa   avesse sognato la stessa identica cosa per cui decise di innalzare la Chiesa. Liberio, seguito da un grande corteo di popolo e prelati, si recò sull’Esquilino e, sulla neve ancora intatta, segnò il tracciato della nuova chiesa, che fu edificata a spese dei  due anziani coniugi ,

Lo scettico dossier sostiene che in realta’ la nevicata miracolosa non si è verificata infatti: “Nella realtà le cose sembra siano andate diversamente. La fondazione della basilica di Santa Maria Maggiore sul colle Esquilino, risale agli anni del pontefice Sisto III, intorno alla metà del V secolo, e fu la prima chiesa dedicata alla Madonna, ufficialmente definita “Madre di Dio” dal Concilio di Efeso del 431. Forse venne scelto l’Esquilino come luogo per edificare una chiesa dedicata a Maria per eliminare il culto pagano di Giunone Lucina, alla quale erano dedicate le feste definite “matronalia” che si celebravano in un piccolo tempio sullo stesso colle”.

A parte il fatto che l’ipotesi miracolo neve trova riscontro da fonti scritte quale frate Bartolomeo da Trento che peraltro aveva una certa reputazione, considerato anche ottimo diplomatico ,l’ipotesi dello scettico   si basano sul fatto   che la Chiesa dopo aver vinto   la battaglia contro la religione pagana per poter innalzare le sue chiese e  non avendo tanti soldi a disposizione decise di utilizzare il materiale dei templi pagani abbattuti, un’ipotesi che non può ovviamente essere applicata per tutte le chiese innalzate in quel tempo infatti per quel che concerne la basilica di Santa Maria Maggiore non ci sono riferimenti archeologici che supportano tale  teoria, ma  alla fine  che importa sapere se si è verificato il miracolo o meno, dobbiamo, dovremmo verificare   cosa l’autore   del quadro abbia  voluto rappresentare, no… perché  se dobbiamo considerare che il miracolo non si sia verificato e che quindi gli autori non abbiano voluto rappresentare miracoli dovremmo considerare l’ipotesi ufologica con maggiore considerazione, scherzo penso  che sia gli ufologi che scettici ritengono che trattasi di una rappresentazione di una nevicata particolare in quanto si è verificata il 5 agosto cosa che  noi quest’estate abbiamo sognato

ed ecco finalmente il nocciolo della questione ovvero lo scettico illustra quali sono le teorie di vari ufologi riguardo   questo quadro:…… Questo è uno dei più citati “dipinti ufologici”, già proposto a partire dai primi anni ’70 come testimonianza di avvistamenti di oggetti volanti non identificati (S. Boncompagni, Clypeus n.29, 1970; D. Bedini, Notiziario UFO n. 81, 1979; E. Massa, Il Giornale dei Misteri n. 107, 1980).

” … abbiamo la rappresentazione visuale di uno stranissimo evento implicante Papa Liborio (352-366 A.D.). Secondo tale tradizione storica, in un sogno il Papa ebbe dagli Angeli l’ordine di costruire a Roma una nuova chiesa nel luogo esatto dove una nevicata miracolosa si sarebbe manifestata. Il giorno dopo, una strana sostanza simile a neve cadde dal cielo contro qualsiasi previsione meteorologica, in una calda giornata d’agosto. Il fenomeno fu limitato alla sola zona di Roma in cui venne poi edificata la basilica di S. Maria Maggiore. (…) Quale fu la causa di questa nevicata “impossibile”? Masolino da Panicale, nella sua pittura, rappresenta una scena dettagliata dell’evento, con la neve che cade da una “nuvola” grossa e allungata, grigiastra e a forma di sigaro, sotto la quale sono visibili delle nuvole più piccole. Un’attenta osservazione di queste ultime, peraltro, mostra che non sembrano nubi normali. Esse sono infatti tutte chiaramente delineate nei loro contorni e tutt’altro che vaporose, e sono poi rappresentate a due a due e in maniera identica con illuminata solo la parte superiore, con la maggior parte dei “dischi diurni” muniti di cupola.” (R. Pinotti, in http://www.notizieufo.com/clipeo77.htm )

Continua… In questo testo si accenna a una “strana sostanza simile a neve”, ma nella leggenda originale si parla solo di “neve” che sarebbe miracolosamente caduta a Roma nell’ agosto nell’anno 352.

Per lo scettico le nuvole non avrebbero niente di anormale collegando il quadro ad altri dipinti fatti dallo stesso autore(Masolino) ovvero le nuvole del quadro del miracolo della neve sono simili ai quadri  sotto

 

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personalmente ritengo che   interpretare una quadro basandosi su altre rappresentazione dello stesso artista  non sia un metodo preciso ma piuttosto approssimativo in quanto è possibile che un pittore durante la sua attività possa cambiare tecnica,  vedere la realta’ o fantasia  da rappresentare in maniera diversa, quindi vorrei precisare al lettore che utilizzerò il sistema dello scettico proprio  per   contrastare le  sue stesse  teorie in modo assai preciso.

E’ palese che la rappresentazione del miracolo della neve è completamente diversa dai quadri sopra  proprio per il “motivo disegnato”, mentre gli altri quadri sono icone relative alla Madonna ovvero   simbolici cattolici “il miracolo della neve” rappresenta un episodio per quanto   esso sia immaginario o reale, quindi penso sia difficile collegare le diverse nuvole ,ma se vogliamo per forza collegarle mi chiedo dove lo scettico trova questa similitudine infatti vedendo i particolari del quadro il miracolo della neve è uno indicato dallo scettico otteniamo:

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sono simili ? no anzi aumentano i dubbi: nella seconda immagine e’ facilmente individuabile una nuvola cosi come generalmente la vediamo nei cieli nella prima immagine anche sfruttando la fantasia e difficile  identificare una nuvola  quindi perche  Masolino  dipinge tali nuvole in maniera diversa

Forse la prima immagine e’ piu simile a questa giu’

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questa non e’un dipinto e’ Ma una foto di un ufo scattata in belgio a Namur nel 1955

ma cosa più importante e’ che il Masolino in tema di nuvole non ha realizzato solo quelli rappresentati dallo scettico su ma anche questi giù

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E’ evidente  come sono diverse da quelle rappresentate nel quadro della fondazione Santa Maria Maggiore

A questo punto possiamo ipotizzare secondo i parametri del dossier scettico che Masolino durante la sua carriera abbia avuto una amnesia artistica tale da   disegnare come un bambino di tre anni della mia generazione,  del resto è difficile immaginare che una nevicata venga rappresentata da nuvole   allineate, oblique, solo la fantasia di un bambino può arrivare a questo e non un pittore affermato tranne se questi voglia attribuire un significato diverso da quello ipotizzato dallo scettico

è inquietante o sovrannaturale la dicitura “strana sostanza simile a neve”, ipotizzata dagli ufologi è sottolineata dallo scettico

in realtà la strana sostanza simile a neve sono filamenti vetrosi che cadono sulla terra come neve ampiamente conosciuti sia da ufologi che scettici sebbene abbiano idee diverse riguardo l’origine di questi materiali, i primi sostengono che siano materiali rilasciati dagli ufo in quanto il  90% delle volte in cui si verifica la caduta dei cosiddetti capelli d’angelo (così sono chiamati questi filamenti )   è anticipata da un avvistamento di ufo, mentre per gli scettici l’origine di questi filamenti derivano da ragni o da aerei supersonici …. sarebbe stato utile per lo scettico informarsi proprio dai suoi colleghi.

in ogni caso la caduta di questa sostanza si è verificata in molte parti del mondo e in tutti periodi della storia, famoso fu quella del 1954 a Firenze e in molte città italiane , interessante una testimonianza dell’epoca: Il proprietario dell’albergo “Fonte al Prato” della Consuma notò che dal Casentino in direzione del Valdarno cadevano filamenti vetrosi come quelli erano apparsi il giorno prima sulle città toscane. Lunghe strisce luminose, fili eccezionalmente brillanti, trasportati da un lieve alito di vento, che ricoprivano gli abeti come fossero gemme e pietre preziose. “Sembravano tanti alberi di Natale …..”

in relazione al quadro “il Miracolo del sole” è così strano poter ipotizzare (parliamo ovviamente di ipotesi) che il pittore Masaccio non essendo stato presente nel momento in cui si è verificato la nevicata verificando la stranezza del fenomeno verificatosi il 5 agosto in maniera anomala in quanto la nevicata avrebbe disegnato sul terreno il posto dove sarebbe dovuta essere innalzata la famosa chiesa avrebbe potuto trarre ispirazione da   testimonianze di caduta  di filamenti vetrosi , i cosiddetti capelli d’angelo lanciati perché no da dischi volanti visto che Leone Corbelli storico italiano di Forlì testimonia nelle sue “Cronache Forlivesi”

” Eodem millesimo (1487 A.D.) puro di Giugno, di nocte tempo apparve una trave de fuoco. Venne dal monte de Pogiolo a Forlivio in fina a li mura de la Rocca de Ravaldino. Fo poi probicato la matina venente. Poi ancora del bel di apparve un’altra trave de fuoco venire del Monte de Puzolo in fino sopra la piacia: e questo fo palese a tucto el populo forlovesi …”. “… Eodem millesimo (1487), d’Augusto. Apparve una matina dui hore inance di una stella granda la quale venia de verso la montagna (Appennini) e andava verso Ravenna, certo parea una pavagliotta (farfalla) che volasse per l’aria. Io la vide… Come li altri. Certo parea come una rota di carro, e durò circa un bon miserere. Alcuni dicono che più di mezza bora prima l’avevano veduta a la montagna…”.

Benvenuto Cellini nella sua autobiografia descrive lo strano fenomeno di cui fu testimone lui stesso assieme a un suo compagno di viaggio. I due stavano ritornando da Roma, a cavallo, verso Firenze, quando giunsero su una collina da cui si vedeva la città. Poterono così vedere una enorme “trave luminosa” stagliarsi nel cielo sopra Firenze.

Gli abitanti di Norimberga, il 14 aprile 1561, furono testimoni di un fenomeno inspiegabile. Nel cielo della città comparvero numerosissimi oggetti cilindrici che rimasero immobili, in alto. Subito dopo, dall’interno degli oggetti cilindrici uscirono moltissimi altri oggetti, a forma di sfera e di disco, che si misero a compiere evoluzioni nel cielo.

Nel cielo di Basilea, in Svizzera, il 7 agosto 1566, apparvero numerosi oggetti di forma sferica e di colore chiaro e scuro. Gli oggetti si affrontarono in una specie di combattimento aereo, davanti agli abitanti della città che, con lo sguardo rivolto al cielo, osservavano la scena.

L’artista dovendo rappresentare una nevicata (fenomeno naturale) alla qual conferire un significato sovrannaturale ovvero destare la sensazione, a chi osserva il quadro, di essere in presenza di un evento eccezionale pur trattandosi di neve,  avrebbe potuto benissimo ispirarsi a avvistamenti ufo e relativa caduta di capelli d’angelo fenomeno che all’epoca sarebbe stato difficile attribuirgli  una spiegazione  non sovrannaturale legata alla religione, un ipotesi  che tra l’altro ci spiega   la differenza delle nuvole notata nei diversi quadri del Masaccio.

passiamo al secondo esempio di bufala degli ufologi nel mondo dell’arte

non poteva mancare ovviamente certamente non poteva mancare il famoso dipinto “MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO”sotto rappresentata

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Ipotizzo che lo scettico, visto le sue successive ipotesi , dia la paternita’ di questo quadro  a  Sebastiano Mainardi, indicato anche come Bastiano, nato San Gimignano, 1460  un pittore italiano, esponente del Rinascimento.

Cosi’ introduce lo scettico, l’ipotesi ufo nel quadro:

“È questo il dipinto che più ha fatto discutere gli ufologi, che vedono nella scena in alto a destra, dietro le spalle della Madonna, la testimonianza di un “incontro ravvicinato” con un oggetto volante non identificato. Nella scena in questione vediamo un personaggio che, con una mano sulla fronte, guarda verso una apparizione nel cielo. Con lui è un cane e anche l’animale guarda verso lo strano oggetto.

In un articolo di Daniele Bedini, pubblicato in Notiziario UFO – n. 7 (Luglio – Agosto 1996) si legge: «si rileva chiaramente la presenza di un oggetto aereo, color grigio piombo, inclinato sulla sinistra e dotato di una “cupola” o “torretta”, apparentemente identificabile come un mezzo volante di forma ovoidale in movimento”

anche in questo caso l’oggetto sferico che ho segnato con cerchietto rosso non è nessuno elemento anomalo perché a suo dire è presente anche in altre rappresentazione infatti

“Torniamo al particolare precedente, quello interpretato come ufologico. In moltissime altre “Natività” del ’400 e del ’500 troviamo una scena simile. Si tratta dell’annuncio ai pastori, narrato nel vangelo di Luca:

«C`erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l`angelo disse loro: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.”

anche in questo caso lo scettico prende in considerazione altri quadri in cui a suo parere  è presente l’oggetto considerato un ufo nel dipinto MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO”

ecco l’esempio sotto

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Secondo lo scettico l’oggetto rappresentato nel quadro “MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO” sarebbero gli angeli avvolti in nuvola nell’atto di annunciare ai pastori la nascita di Gesù così come descritto   nel vangelo di Luca , In realta’   nel vangelo canonico di Luca si parla di luce e di angeli e non di nuvole ,inoltre  osservando i vari quadri presi come esempio dallo stesso, la presenza della nuvola è accompagnata sempre da angeli o da evidente luce (è sempre valido l’invito a leggere il dossier dello scettico). Ne il quadro Madonna con bambino e San Giovannino è presente solo un’ipotetica nuvola, non c’è traccia di angeli né tantomeno di luce.

Lo scettico spiega questa incongruenza con il fatto che l’artista si sarebbe ispirato ai Vangeli  apocrifi in particolare l’artista si sarebbe rifatto al  Protovangelo di Giacomo:

  “Nell’arte sacra rinascimentale non venivano rappresentate solo scene tratte dai quattro vangeli canonici. Molto spesso si ricorreva anche a testi devozionali più recenti, pieni di personaggi e vicende di gusto più popolare e narrativo. Le tante scene che raffigurano la Presentazione di Maria al Tempio o lo Sposalizio della Vergine (dipinti da Giotto), l’incontro tra Gesù e San Giovanni Battista durante la fuga in Egitto (dipinto da Leonardo nella Vergine delle Rocce) derivano da racconti estranei ai vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni. I pittori e i loro committenti, che sceglievano i soggetti, molto spesso mescolavano racconti tratti da testi diversi, come ad esempio la Legenda Aurea di Jacopo da Varazze, la Meditatione Vitae Christi di Giovanni De Cauli, o i molti vangeli apocrifi. La stessa presenza del bue e dell’asino, che pure vediamo in quasi tutte le natività, non è narrata dai vangeli canonici ma dall’apocrifo Pseudo-Matteo, uno dei testi più diffusi e utilizzati come fonte di soggetti dagli artisti di quell’epoca. Quel vangelo però a sua volta derivava dal Protovangelo di Giacomo, conosciuto solo in lingua greca fino alla traduzione latina di Guillaume Postel della metà del sec. XVI. Ai racconti contenuti in questi testi Giotto si ispirò per le storie dell’infanzia di Maria della Cappella degli Scrovegni. Proprio nel Protovangelo di Giacomo troviamo una descrizione della natività in cui non compaiono angeli ma una “nube luminosa”, come in molti altri brani biblici”

in poche parole l’oggetto raffigurato nel quadro ufologico sarebbe   una rappresentazione non antropomorfa ma simbolica dell’angelo come nuvola che trova ispirazione da vangeli apocrifi

in ogni caso questa risposta non risponde all’eterno dubbio:   nei quadri usati come esempio dallo scettico con la nuvola sono sempre presenti angeli  o quantomeno una luce piuttosto evidente, nel quadro ufologico non ci sono né angeli e né evidenza di luce, questo fatto è notato anche dalla stesso scettico che sostiene che la presenza della sola nuvola in altri quadri è rara ma non impossibile infatti  come prova ne illustra due

il primo possiamo ammirarlo sotto

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questo e’ L’Adorazione del Bambino dipinta del Maestro Franke. Lo scettico interpreta questo quadro considerando che la stella dei Magi ,in alto nel cielo sia circondata da una nuvola, trovando similitudini in un’altra opera ove lo stesso autore  raffigura invece Dio all’interno della nube,

per meglio capire l’ipotesi   nuvola| stella dei Magi ,lo scettico antecedentemente a questo quadro   scrive che “Nell’apocrifo Vangelo dell’infanzia arabo-siriaco invece è la stella dei Magi ad essere identificata con un angelo: « In quello stesso istante apparve loro un angelo, sotto forma di quella stella che era stata la loro guida nel viaggio; ed essi se ne andarono, seguendo l’indicazione della luce».”

quindi secondo lo scettico il frate avrebbe voluto rappresentare la stella dei Magi con il simbolo non antropomorfo degli angeli, ovvero una nuvola, disegnando  comunque   la stella????…… forse aderendo alla locuzione latina “Melius abundare quam deficere” (meglio abbondare che scarseggiare)  e qundi traendo spunto dalla famosa lettera di Peppino De Filippo e Toto’.

Mi chiedo come sia possibile che il frate si complicasse la vita nel rappresentare la semplice stella dei Magi ,considerando vangeli apocrifi  in un guazzabuglio di simboli a mò di scatole cinesi quando avrebbe potuto semplicemente rappresentare la stella così come è possibile ammirare nella stragrande maggioranza dei quadri in maniera semplice senza nuvole o da altro, No !! non l’avrebbe potuto rappresentare ….  in quanto è palese   la necessità di distinguere la stella di Natale dagli altri puntini presenti nel quadro che hanno lo stesso colore e forma della stessa, è difficile immaginare che quella nuvola in realtà sia uno spazio resosi   necessario proprio per esaltare o identificare la stella di Natale conferendogli la sensazione di movimento tale da differenziarla dagli altri puntini chiaramente statici?

del resto perché nell’altro quadro non vi è una rappresentazione simbolica di Dio  che viene raffigurato come personaggio e perché mentre ne’ L’Adorazione del Bambino gli  angeli sarebbero rappresentati da una nuvola, mente ,sempre nel quadro paragone, compaiono fisicamente ?

possiamo quindi dedurre che L’Adorazione del Bambino dipinta del Maestro Franke, non è affatto una prova di nuvola senza angelo

descriviamo ora la seconda evidenza di nuvola senza angelo considerato dal scettico dossier:

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Cosi lo scettico descrive la sua ipotesi :”Il dipinto più interessante è però una Natività di Lorenzo Monaco (1409) conservato al Metropolitan Museum di New York. Sopra la Madonna compare una nube circondata da raggi dorati molto simile a quella del tondo di Palazzo Vecchio, mentre l’Angelo, sbucando da un’altra nube luminosa, fa l’annuncio ai pastori:

quindi:”Frammenti di un rivestimento in foglia d’oro zecchino sono ancora visibili nella nube del tondo di Palazzo Vecchio, ed è possibile che in origine anche questa presentasse una doratura che la copriva interamente.”

Riassumendo in breve le ipotesi dello scettico: egli vede una similitudine del quadro di MAINARDI “MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO” con quello illustrato sopra di Lorenzo di Credi in particolare  l’oggetto   ovvero la nuvola dorata posta sopra il capo della Madonna sarebbe simile all’oggetto   ufologico del quadro di Mainardi , non solo come simbolo ovvero nuvola alias angelo  ma anche come materiale e tecnica utilizzata: “la doratura”, considerando che frammenti di raggi dorati presenti come contorno all’oggetto del quadro Mainardi potrebbero significare che in origine  lo stesso sia stata una nuvola tutta dorata ,quindi  cio che vediamo adesso sarebbe quello che e’ avanzato dall’ usura del tempo.

Personalmente ritengo che con i “potrebbe” non si possono smentire per certo le ipotesi e prima di avanzare similitudini bisognerebbe documentarsi se realmente  i due pittori abbiano un simil modo di disegnare ,cioe’ stessa tecnica , se abbiano aderito  o originari allo stesso movimento artistico e’ nel nostro caso, se i simboli sono rappresentati  e intesi allo stesso modo.

Masaccio, soprannome di Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai  fu uno degli iniziatori del Rinascimento a Firenze, rinnovando la pittura secondo una nuova visione rigorosa, che rifiutava gli eccessi decorativi e l’artificiosità dello stile allora dominante, il gotico

internazionale. (Vasari) Partendo dalla sintesi volumetrica di Giotto, riletta attraverso la costruzione prospettica brunelleschiana e la forza plastica della statuaria donatelliana, inserì le sue «figure vivissime e con bella prontezza a la similitudine del vero» in architetture e paesaggi credibili, modellandole attraverso l’uso del chiaroscuro.

Lorenzo Monaco, al secolo Piero di Giovanni (Firenze, 1370 circa – Firenze, 1425 circa), è stato un monaco, pittore e miniatore italiano. Si dice che sia l’ultimo esponente importante dello stile giottesco, prima della rivoluzione rinascimentale di Beato Angelico (suo allievo, che poi oscurerà il prestigio del maestro) e di Masaccio.

Nella fase della sua ultima produzione egli si trovava ormai a diretto confronto con le novità di Masaccio e Brunelleschi, ma sebbene egli sapesse aggiornare il suo stile ad alcune innovazioni, specialmente riguardo a una rappresentazione più verosimile dello spazio, rimase sempre fedele al proprio stile personale, senza svolte radicali. Tipica è l’Adorazione dei Magi del 1420-22, dove gli scorci sembrano marcatamente incoerenti e surreali proprio in contrapposizione alla prospettiva geometrica allora in voga. La qualità pittorica resta comunque altissima, con un uso originale della linea di contorno, che crea uno degli esisti più fantasiosi di tutta la pittura fiorentina

dalla descrizione dei due pittori si nota l’evidente differenza tra i due pittori : Masaccio preferiva dipingere oggetti simili alla realtà Lorenzo Monaco preferiva rappresentarli in maniera surreale del resto è nota la rivalità artistica fra i due ovvero che Lorenzo Monaco era l’antagonista proprio del Masaccio

dobbiamo a questo punto verificare se l’oggetto del quadro del Monaco e’simile all’oggetto del quadro ufologico del Masaccio

prima di tutto dovremmo verificare se l’oggetto presente nel quadro di Monaco sia una nuvola. Cercando ho trovato un altro quadro simile di Lorenzo Monaco sotto illustrato:

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da quanto sopra illustrato è palese identificare l’oggetto sopra alla Madonna come una nuvola ma è possibile ipotizzare che quella nuvola rappresenti lo stesso simbolo raffigurato nel quadro del Mainardi?

se osserviamo attentamente il quadro del Mainardi notiamo che  esiste un unico simbolo ovvero un’ unica nuvola esotto questa nuvola  e fondamentale la presenza dei pastori

nel quadro   di Lorenzo Monaco esistono due simboli nuvola  una sopra il capo della Madonna ed un’altra   unita con Angelo e con sotto i pastori nell’atto di ascoltare l’annuncio dello stesso, in questo caso la nuvola rappresenta perfettamente il simbolo dell’angelo in quanto e’ evidente la presenza dello stesso cosa difficile da poter ipotizzare nella nuvoletta della Madonna, se dobbiamo intendere che questa sia la rappresentazione simbolica di un angelo mi sembra strano altresì semplicistico che Lorenzo Monaco    disegni due simboli di uguale significato nello stesso quadro in effetti Lorenzo di Monaco è un pittore i cui simboli surreali in realtà si basano su concetti filosofici e religiosi d’incredibile spessore e assoluta logica infatti la nuvola   posta sul capo della Madonna ha un significato del tutto differente da quella unita con l’angelo

Nella storia del santo profeta Elia   narrata nel I libro dei Re viene descritta una misteriosa nuvoletta che sale dal mare,   diventa pioggia  e pone fine alla siccità in Israele. La tradizione cristiana identifica tale nuvola con la figura della beata vergine un concetto che piu’ tardi  fu ripreso e cosi’ interpretato da Pio x

in ogni caso la Madonna è sempre accostata alla nuvola senza la necessaria presenza degli angeli,   come nuvola necessaria a sconfiggere le tenebre del peccato, oppure  per identificare qualcosa di puro candido , ovvero la luce simbolo di Gesù  che indica sostanzialmente la via della salvezza all’uomo deve assolutamente nascere o   passare attraverso una candida nuvola, ovvero la Madonna , credo che sia più logico supporre che la nuvola di Lorenzo Monaco sia legata alle interpretazioni cui sopra, rispetto a concetti di Vangeli apocrifi

Sarebbe  ugualmente più logico applicare questa interpretazione  nuvola\ Madonna anche per il quadro Mainardi  ovvero interpretare quella presunta nuvola come la rappresentazione simbolica della Madonna ma anche per questa ipotesi ci sono dubbi proprio per la presenza dei pastori che dovrebbero significare un diverso concetto ovvero l’annunciazione degli angeli  ai pastori della nascita di Gesù

è chiaro che due oggetti sebbene (questo è solo un’ipotesi  ) siano stati fatti con lo stesso materiale, hanno due significati diversi e   cosa strana è che  mentre nel quadro del surrealista Lorenzo Monaco sono piuttosto chiari, in quello del realista  Mainardi sono poco comprensibili?

a questo punto   dovremmo chiederci il motivo per cui il Mainardi abbia utilizzato simboli derivati da Vangeli apocrifi, questa c’e’ lo spiega lo scettico nel suo dossier:

la raffigurazione non antropomorfa ma simbolica dell’Angelo come “nube luminosa” possono far pensare ad una adesione dell’autore alle tesi di Gerolamo Savonarola, il frate domenicano che predicava un ritorno alla tradizione e ad una maggiore purezza nell’arte e nella vita cittadina. Nella scheda del Museo di Palazzo Vecchio dedicata al dipinto si dice che vi sono evidenti somiglianze con opere di Lorenzo di Credi. Proprio questo artista era uno dei più devoti seguaci di Savonarola, tanto che arrivò a bruciare tutti i propri disegni di nudo e a diventare frate egli stesso.

Questa ipotesi ha  un’enorme pregiudiziale iniziale ovvero che il quadro sia stato realizzato da Mainardi il quale sarebbe stato influenzato da Gerolamo Savonarola

in realtà proprio dallo scettico veniamo a sapere che La Madonna con Bambino e San Giovannino  è stata oggetto di diverse attribuzioni. Il cartellino del Museo dice Jacopo del Sellaio, ma nella scheda del catalogo (numero 00292620) si legge che il dipinto è attribuibile piuttosto a Sebastiano Mainardi inoltre uno studio recente di Alberto Lenza (2007) propone come autore il “Maestro del Tondo Miller”, da alcuni identificato nel figlio di Jacopo del Sellaio, Arcangelo.

Invece lo scettico dà per certo ed è fondamentale per le sue ipotesi che il quadro sia stato realizzato da Sebastiano Mainardi e traendo queste  convinzioni dalla scheda del catalogo numero 00292620…..  ma se consideriamo come autori del quadro invece il figlio del Sellaio o lo stesso, le sue ipotesi non possono essere applicabili in quanti lo scettico sostiene che nel realizzare il dipinto abbia tratto ispirazione dai dettami di Savonarola in quanto i suoi quadri avrebbero similitudine con Lorenzo Di credi pittore seguace del frate, ma lo stesso si può dire per Jacopo del Sellaio è il figlio Arcangelo ?

In ogni caso pur concedendo allo scettico che il quadro sia stato realizzato da Sebastiano Mainardi e’ logico sostenere che egli abbia rappresentato un angelo con una  nuvola ispirandosi al Vangeli apocrifi per non far innervosire Gerolamo Savonarola quasi a considerare il frate come un critico d’arte che voglia stabilire i criteri tecnici di come realizzare un dipinto   o addirittura considerarlo come colui che abbia fondato Il Rinascimento nella pittura, in realtà a  Savonarola poco importava dei simboli arcaici o ecc. ecc. ciò che non sopportava era  la presenza non della figura antropomorfa dell’angelo, ma che questi fosse rappresentato nudo con atteggiamenti ambigui e di genere fantasioso , infatti sono molti gli angeli rappresentati da Lorenzo di Credi non ricorrendo al simbolo nuvola , logicamente disegnati in maniera non oscena,   lo stesso scettico narra di   un episodio, considerato più aneddoto che storia, in cui Lorenzo di Credi brucia i quadri dove sono rappresentati dei nudi e non figure antropomorfe di angeli ,  del resto il Savonarola non scaglio’ brucianti sermoni contro I Medici  perche’ questi si vestivano secondo una moda oramai superata  ma proprio per la  loro tirannia   la sete di potere e soprattutto le loro depravazioni …

E paradossale e rivelatore  poi l’esempio o paragone riferito a Savonarola  “oggi potremmo fare un paragone riferendoci ai fondamentalisti islamici della Repubblica iraniana di Khomeini”

E’ assurdo considerare il fatto che un pittore iraniano per non andare incontro alla collera di Khomeini (che professava fede islamica sciita) rappresenti in  un quadro elementi di stampo islamico “ Sunnita”  , mente e’ normale per lo scettico che un pittore al fine di non suscitare le collera  di Savonarola disegni soggetti di Vangeli  Apocrifi che sono fuori dai canoni cattolici ,è possibile accettare che il frate tollerasse questi elementi ma che costituivano un obbligo per i pittori mi sembra assolutamente cosa anti storica.

Ritornando al quadro La Madonna con Bambino e San Giovannino  e i ragionamenti cui sopra, sembra logico sostenere che  l’oggetto in questione sia di difficile interpretazione, forse dovremmo cercare una via d’uscita scartando a priori quella di Vittorio Sgarbi ,(citata come errore anche dal scettico che peraltro dimentica che Sgarbi oltre ad essere un opinionista e personaggio televisivo e’ anche  e soprattutto critico d’arte cioè   suo collega ,segno che non solo gli ufologi fanno errori )cioe’ di considerare l’oggetto come “macchia preterintenzionale”, in pratica un un errore dell’artista

Ma considerando   cio’ che ha scritto  Mircea Eliade   nel   volume, “Immagini e Simboli” a pag. 16, sulla questione del simbolismo:  “il simbolo rivela determinati aspetti della realtà – gli aspetti più profondi – che sfuggono a qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Le immagini, i simboli, i miti non sono creazioni irresponsabili della psiche; essi rispondono a una necessità e adempiono una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete dell’essere  ”.

Fonte :Dottor Luca Falace precisamente  in  un suo articolo in cui si dava un interpretazione de La Madonna della Stella opera meritevole di essere visionata  e di proprietà dei beni della famiglia Falace.

Il simbolismo ha un origine e significato   piu’ antico e profondo di  quello che generalmente ed erroneamente  gli accreditiamo   e’ nascosto  nelle parti piu’ segrete del nostro essere ,il nostro inconscio per tanto cosa vogliamo capire se persino chi l’ha  generato non lo conosce appieno

Potrei continuare ancora per molto descrivendo le ipotesi dello scettico nel dossier riguardo altri quadri ma finirei per sviluppare un’enciclopedia

In conclusione è meglio precisare, se non è chiaro,   il motivo per cui ho realizzato questo articolo, cioe’ dimostrare che le ipotesi ufologici nell’arte medioevale hanno lo stesso valore delle ipotesi scettiche contro gli stessi nella… allora la domanda è: perché gli ufo nell’arte non possono esistere, mentre lo scetticismo si?….. un quesito che rivolgo a tutti coloro che hanno pubblicato a mo’ di copia e incolla   questo dossier senza neppure leggerlo o valutarlo.

Lo pseudo artista d’autore


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