Mi viene da pensare: quanto uno scrivere emozionato può rivelarsi emozionante? O quanto ispirato. Intendo quando vissuto come emozione durante la sua stesura: potrà davvero nutrire un processo creativo, o invece scalfirlo, disturbarlo e colarlo a picco, allontanandomi da quello che volevo e che sentivo di dire? Quanto la mia emozione nello scrivere potrà rendere più fragile il messaggio, anziché più autentico e vibrante? Potrei credere di aver vissuto in una prima bozza un temporale di luci e di rivelazioni, che andranno a svanire, già dalla scorsa successiva, deludendomi, o al contrario: ritrovarmi delle rivelazioni sorprendenti ed emozionanti, da testi scivolati per inerzia o quasi per caso, sonnecchiando, senza quasi sentirli dentro mentre li buttavo giù. L’ispirazione può essere scissa dall’ emozione? Esperienze in merito? Campari!
l.s.