Influenza gli elettori del centrodestra
di Silvia Fracchia
Prendi Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Antonio Di Pietro e Bruno Vespa. Chi dei quattro, secondo te, possiede lo sguardo più ipnotico? Chi di loro sarebbe in grado di manipolare il tuo subconscio semplicemente guardandoti negli occhi? Una plausibile risposta a queste domande potrebbe essere un silenzio imbarazzato: guardare negli occhi Bruno Vespa non sembra un’esperienza particolarmente elettrizzante. Tuttavia proprio queste domande costituiscono il punto di partenza di una seria indagine psicologica.
Irresistibili...
Lo sguardo dei politici può influenzare il comportamento degli elettori? E’ ciò che si sono domandati alcuni ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università ”La Sapienza” di Roma, capitanati da Marco Tullio Liuzza, i quali hanno eseguito uno studio su un campione di 28 individui, descritto minuziosamente in un articolo disponibile su “PLoS One”.
Lo spunto di questa indagine proviene dal mondo delle scimmie. Studi effettuati sui macachi rhesus hanno mostrato come essi abbiano la tendenza a seguire lo sguardo dei loro simili: questo comportamento, noto come gaze following behaviour, è in altre parole la tendenza involontaria a imitare il movimento degli occhi altrui, dovuta probabilmente a un meccanismo di rispecchiamento neuronale. In particolare, nel caso dei macachi, si è osservato come i membri di grado più alto nella gerarchia familiare vengano influenzati soltanto dai propri pari.
Liuzza e i suoi colleghi sono andati a cercare prove di un simile comportamento negli esseri umani, prendendo in considerazione un aspetto sociale tipico del nostro genere, quello politico, rappresentato dalla necessità di identificarsi in ideologie e partiti classificandosi o meno come membri di un determinato gruppo. A questo scopo, il team di psicologi ha preso in analisi 28 individui, classificandone in primo luogo l’orientamento politico mediante un questionario opportunamente predisposto. 15 di essi sono risultati appartenere allo schieramento di centrosinistra, mentre i rimanenti 13 a quello di centrodestra.
In seguito è stato chiesto ai partecipanti di eseguire una saccade, ossia un rapido movimento degli occhi, in direzione di un quadrato nero posto a destra o a sinistra di un quadrato nero centrale nel momento in cui quest’ultimo avesse variato il proprio colore, diventando rispettivamente rosso o blu. Il quadrato centrale, noto come target, era posto tra gli occhi di uno dei quattro politici che abbiamo citato all’inizio (includendo nella categoria anche Vespa, sebbene egli sia un giornalista, anzi un conduttore televisivo), il cui volto fronteggiava i partecipanti. Il cambiamento di colore del target costituiva il cosiddetto “segnale imperativo”. 75 millisecondi prima del segnale, il volto del personaggio politico eseguiva una saccade verso destra o verso sinistra, indipendentemente dalla direzione suggerita dal cambiamento di colore del target.
Tutto ciò ha reso possibile agli psicologi una stima di quanto lo sguardo dei politici possa influenzare la risposta oculomotoria dei candidati, sulla base di un indice di interferenza dato dalla differenza tra la percentuale di risposte corrette nel caso in cui la saccade del politico e il segnale imperativo erano nella stessa direzione (prove congruenti) e quella in cui erano in direzione opposta (prove incongruenti). Non solo: Liuzza e i suoi colleghi hanno anche cercato di capire quanto l’affinità dei candidati con i quattro personaggi potesse incidere sul gaze following behaviour. A tale scopo, a ogni partecipante è stato richiesto di descrivere sé stesso e ciascuno dei politici con una serie di aggettivi scelti da una lista e riguardanti i cosiddetti “cinque fattori della personalità” (Big Five): estroversione, amicalità, coscienziosità, stabilità emotiva e apertura mentale. In questo modo è stato possibile valutare la somiglianza tra le personalità degli elettori e quelle dei personaggi.
Che cosa è emerso da quest’indagine psicologica? Se avevi scommesso su uno dei quattro come quello dallo sguardo più irresistibile, preparati a una delusione. Tanto per cominciare, gli elettori di centrosinistra risultano essere quelli meno influenzabili: infatti nessuna interferenza significativa è stata osservata nei loro dati da parte di tutti e quattro i politici. Al contrario, gli elettori di centrodestra sono risultati i più suscettibili all’ingerenza dei personaggi del proprio schieramento: piuttosto indifferenti a Di Pietro e a Prodi, non hanno potuto resistere al richiamo visivo di Berlusconi e Vespa. Questa differenza di comportamento tra gli aderenti agli opposti schieramenti può essere compresa se si pensa che gli appartenenti a correnti più conservatrici sono normalmente anche i più inclini a riconoscere il potere dell’autorità e a riconoscersi fedelmente in un gruppo ideologico. Vale la pena rilevare una differenza con gli studi effettuati sui macachi. In questo caso il gaze following behaviour non sembra essere collegato allo status sociale dei personaggi: l’interferenza esercitata dal premier sugli individui di centrodestra risulta pressoché pari a quella esercitata da Bruno Vespa. Segno che non è tanto il potere del personaggio quanto l’affiliazione allo schieramento ad aver influenzato i risultati.
Tirando le somme, lo studio di Liuzza e dei suoi colleghi ha mostrato come un comportamento sociale fondamentale, quale è il gaze following behaviour, possa essere modulato dall’affiliazione politica nell’interazione con membri di uno stesso gruppo o di gruppi diversi. La cosa certa, comunque, è che gli elettori di centrosinistra non amano Berlusconi, come prova il grafico dell’indice di interferenza. Ma per capirlo non c’era bisogno di un’indagine psicologica tanto complessa e raffinata.
Liuzza, M., Cazzato, V., Vecchione, M., Crostella, F., Caprara, G., & Aglioti, S. (2011). Follow My Eyes: The Gaze of Politicians Reflexively Captures the Gaze of Ingroup Voters PLoS ONE, 6 (9) DOI: 10.1371/journal.pone.0025117