Lo shopping di Davide Perrin!

Creato il 22 dicembre 2014 da Patuasia

Di Roberto Mancini.

Dunque rinvio a giudizio per Davide Perrin, ex astro nascente della politica valdostana, proveniente dalla fucina di pensatori simil-catalani della Jeunesse Valdotaine. Quella che ha espresso Joel Farcoz (nome di battaglia:”senque te bèi”….), il guerrigliero che il XXV Aprile voleva la Resistenza contro lo Stato italiano.
Il tutto con la benedizione di Gianni Torrione, autonominatosi suo press-agent, perché ormai gli ex socialisti , abbandonata la leggenda che si occupino di maggior giustizia sociale, fanno il verso ad Eva Klotz.
I fatti: indagando sullo scontro di due bande, una italiana e una albanese, per il controllo di un night club di Chatillon (competizione composta, di pacato stile bokkoniano eh? Spaccio di droga, tentata estorsione, lesioni, violenza privata, sfruttamento della prostituzione…), i carabinieri intercettano alcune conversazioni.
In una di esse un politico (appunto Davide Perrin, all’epoca assessore comunale a Torgnon), promette 1000 euro alla banda italiana in cambio di voti di preferenza personale per le imminenti regionali.
Agli albanesi, niente promesse o richieste: non votano, dunque non interessano ancora come lobby elettorale.
I carabinieri si allertano dunque anche verso questo filone di possibile reato, ed arrivano a filmare e registrare le fasi del voto di scambio che avviene con modalità familiste. Secondo la documentazione di accusa, i soldi pattuiti vengono infatti consegnati a Cosimo Lippo, leader della banda italiana, da Fulvio Perrin (cugino di Davide), nel pomeriggio del 20 maggio 2013 in un parcheggio di Nus.

Ricapitoliamo: dopo la sentenza d’appello “Tempus Venit” la ‘ndrangheta è certificata in Valle (clan Facchineri). Reato accertato: Estorsione mafiosa. Poi i Nirta, parenti di quelli di Duisburg, pure loro certificati in Appello. Reato accertato: traffico internazionale di droga. Condanna in primo grado di giudizio per i Taccone di St Marcel, collegati alla cosca Pesce di Rosarno. Reati contestati: tentato omicidio, rapina, lesioni, danneggiamento con incendio, il tutto con aggravante del metodo mafioso. Recentemente (ma con grande difficoltà…) il Senato ha modificato il 416ter per ciò che concerne lo scambio elettorale politico-mafioso. Finora infatti il voto di scambio era configurato e punibile solo in presenza di “dazione di denaro”, per cui è stato necessario introdurre nella legge il concetto di “traffico di influenza o altre utilità”. Che vuol dire? Che finora i giudici avevano le mani legate: più nessun politico dava soldi in cambio di voti. Si tratta di una modalità rozza e superata. (roberto mancini)


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